Ristoranti, bar, enoteche in campo per i vini piacentini: si parte con la Malvasia di Candia Aromatica

“Giugno, mese della Malvasia di Candia Aromatica”: presentata a palazzo Farnese l’iniziativa che vedrà scendere in campo circa duecento attività del territorio (ristoranti e trattorie, agriturismi, wine bar, pub, enoteche) nella promozione dei vini piacentini.

Un’iniziativa nata da un gruppo di operatori del settore che intendono rivendicare l’orgoglio della “eccellenza vitivinicola piacentina” e che ha trovato l’adesione di consorzi, associazioni e istituzioni. A illustrare i dettagli del progetto, sono intervenuti l’assessore alla Cultura e alla Promozione turistica Jonathan Papamarenghi, Giacomo “Jack” Rizzi, titolare dell’”Osteria del Morino” di Caorso nonché anima dell’iniziativa, Lucio Salamini dell’azienda vinicola “Luretta” di Momeliano di Gazzola – anche in rappresentanza di Stefano Pizzamiglio dell’azienda agricola “La Tosa” di Vigolzone – e il ristoratore Luca Castellani dell’Antica trattoria “Cattivelli” di Monticelli d’Ongina.

“Il nostro territorio – sottolinea l’assessore Papamarenghi – ha una carta vincente da giocare ed è proprio l’enogastronomia abbinata ad un turismo culturale sempre più attrattivo. Piacenza è sinonimo di qualità, genuinità e garanzia d’origine. E l’enogastronomia è una delle eccellenze culturali in grado, a Piacenza meglio che altrove, di essere attrattiva turistica. Il nostro impegno come Amministrazione è quindi quello di sostenere ogni iniziativa, ancor più se nata proprio dal territorio, volta a valorizzare i nostri prodotti tipici e le nostre eccellenze – anche un po’ nascoste come il Malvasia di Candia Aromatica -, che diventano motore di attrazione sul nostro territorio con positive ricadute sull’intero indotto economico”.

“Malvasia è un vino che ha una storia dai natali molto lontani – afferma Giacomo Rizzi -, arrivato sui colli piacentini, e oggi di grande attualità. Malvasia di Candia aromatica è vitigno autoctono piacentino, moderno fresco aromatico e di grande versatilità. Fruibile da ogni punto di vista e poliedrico nelle tipologie, non ha davvero nulla da invidiare ad altri vini che hanno saputo imporsi all’attenzione del grande pubblico da più tempo. Dopo il mese della Malvasia a settembre proporremo quello delle bollicine piacentine, sempre con l’idea che i locali della città e della provincia propongano in carta e nell’offerta al bancone i vini del nostro territorio”.

All’incontro sono inoltre intervenuti il presidente della Fipe Piacenza Cristian Lertora, il presidente del Consorzio Vini Doc Piacentini Marco Profumo, per il Consorzio Piacenza Alimentare il direttore Daniele Ghezzi e la responsabile delle Relazioni esterne Giovanna Righi, per Cantine Valtidone il presidente Gianpaolo Fornasari, Alessandro Perini general manager di Cantine Romagnoli, il sommelier Antonio Montano di Slow Food, entrambe le associazioni dei sommelier, ovvero per Ais il delegato regionale Giovanni Derba e Raffaella Guidi e Matteo Cordani per Fisar, Giulia Golino foodblogger, e tanti titolari di ristoranti, bar, enoteche, nonché diversi vignaioli.

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