Tornano in piazza i lavoratori dello spettacolo “Subito riforme a difesa dei diritti”

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I lavoratori dello Spettacolo Piacenza tornano in piazza per denunciare la situazione del settore “ancora lontano dalle riforme strutturali a difesa dei diritti, che lavoratrici e lavoratori chiedono a gran voce in tutta Italia da più di un anno”.

L’appuntamento è per venerdì 21 maggio (ore 18) al parcheggio in Strada dei Dossarelli angolo Via Maestri del Lavoro (zona Il Capitolo, davanti a FedEx-Tnt). Porteranno un contributo anche diversi coordinamenti nazionali, tra i quali il Coordinamento Spettacolo Lombardia (reduci dall’occupazione di 38 giorni del Piccolo Teatro di Milano) con una “non performance” sul tema del lavoro e il Coordinamento Rete Pacs Rimini con la presenza di Otto Panzer Show.

“La cultura, il sapere, l’arte – affermano i promotori annunciando l’iniziativa – hanno un valore proprio, ma anche un valore in quanto connessi alla realtà sociale e politica dalla quale prendono forma. Non possono essere “neutre” e necessitano di spazi e di una produzione culturale di parte, partigiana, come è stato nelle stagioni migliori del nostro paese in termini di avanzamento dei diritti. Ciò è particolarmente rilevante su Piacenza, al centro di uno scontro internazionale fra capitale e lavoro che vede nella vertenza Fedex-tnt la punta del conflitto. Ma vede anche, fra le prime e le più convinte in Italia, una rete dal basso costituitasi fra i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo. Che questi due fronti si riconoscano come amici e si parlino è di un’importanza eccezionale”.

“Per questo motivo Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo Piacenza tornano in piazza per continuare a denunciare la situazione del settore, che nonostante le false ripartenze ormai alle porte, è ancora lontano dalle riforme strutturali a difesa dei diritti, che lavoratrici e lavoratori chiedono a gran voce in tutta Italia da più di un anno. Tornano in Piazza anche per appoggiare e schierarsi dalla parte dei tanti lavoratori della logistica che da anni continuano a lottare per il riconoscimento dei propri diritti e in particolare in solidarietà ai 280 lavoratori che sono stati gettati in mezzo a una strada”. “Chiediamo alla cittadinanza – concludono – di unirsi a noi per sostenere questo importante percorso”.

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