Voleva lanciarsi con l’auto in un burrone, salvata in extremis dai carabinieri

Aveva posizionato la parte anteriore dell’auto in direzione del parapetto a protezione del dirupo a strapiombo sul fiume Trebbia e con tutta probabilità sarebbe riuscita nel suo intento di autolesionismo senza l’intervento della pattuglia dei carabinieri della stazione di Marsaglia.

E’ accaduto qualche giorno fa vicino alla casa cantoniera lungo la statale 45 al km 92, nel comune di Corte Brugnatella. Una donna aveva probabilmente deciso gettarsi nel precipizio, raggiungendo in serata con l’auto il dirupo per lanciarsi dall’altezza di circa 200 metri. Provvidenziale l’intervento della pattuglia della stazione di Marsaglia, allertata dall’operatore della centrale operativa della Compagnia di Bobbio, contattato poco prima dall’ex marito della donna. La stessa gli avrebbe manifestato via chat intenzioni autolesioniste inviandogli alcune immagini del posto dove si trovava in quel momento. Un’immagine ritraeva una casa cantoniera collocata sulla Statale 45.

Statale 45 carabinieri

Dopo aver effettuato tempestivi accertamenti, i militari sono riusciti a risalire all’esatta posizione dell’auto e ad inviare immediatamente la pattuglia più vicina che stava svolgendo un servizio di normale controllo del territorio. Accorsi sul posto, i carabinieri hanno notato subito l’autovettura e la donna, seduta al volante, in evidente stato confusionale. Alla vista della pattuglia, la donna ha tentato di avviare il motore dell’auto, ma l’immediato intervento di uno dei militari, ha impedito il peggio. A questo punto la donna è scesa precipitosamente dalla vettura e di corsa si è diretta verso il dirupo a strapiombo sul fiume Trebbia: è stata afferrata per le spalle e fermata da uno dei militari, mentre l’altro le si è frapposto impedendole di sfuggire di nuovo.

Sul posto è stato necessario l’intervento di personale sanitario del 118 per le cure del caso. La donna è stata portata dapprima all’ospedale di Bobbio e, successivamente, ricoverata a Piacenza. L’autovettura e gli oggetti personali sono stati restituiti ad un familiare.

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