De Micheli (Pd): “Una politica industriale per la logistica, estendere le regole del protocollo di Piacenza”

“Il settore della logistica è un pezzo importante dell’economia del nostro Paese con tanti, troppi conflitti aperti. La morte del sindacalista Adil Belakhdim a Novara è inaccettabile. Serve una politica industriale per tutto il comparto”.

Lo scrive la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli nel suo intervento pubblicato su “Il Messaggero”. “Occore un sistema di regole stringenti su scala nazionale – prosegue – da far applicare sui territori, per ottenere alcuni obiettivi irrinunciabili di sicurezza, trasparenza e legalità. Per arrivare a disegnare un sistema di relazioni industriali che responsabilizzi tutti i soggetti, in particolare i grandi player internazionali approdati in Italia, e metta al centro tutti i lavoratori della filiera”.

De Micheli cita anche l’esperienza di Piacenza con l’avvio del percorso per redigere un nuovo protocollo sulla logistica. “Il sindacato confederale è riuscito a sottoscrivere un contratto nazionale di filiera – scrive – che garantisce la clausola sociale nei cambi di appalto e pari condizioni per lavoratori diretti ed indiretti, ad entrare in Amazon e a far riconoscere anche ai rider di “Just eat” l’applicazione del contratto nazionale. Restano ancora molte difficoltà soprattutto nei settori non vincolati al rispetto del contratto. E’ qui che dobbiamo intervenire attraverso una norma specifica per gli appalti privati, sul modello di quanto fatto per quelli pubblici, con l’idea che a pari lavoro corrisponda pari contratto. La risposta a tutte queste criticità ha un nome: politica industriale. Che non può prescindere da un sistema di regole stringenti su scala nazionale da far applicare sui territori”.

“I modelli non mancano, come è accaduto in provincia di Piacenza, dove si è avviato un percorso per dare vita a una governance del sistema della logistica, perseguendo alcuni obiettivi irrinunciabili di sicurezza, trasparenza e legalità. Attraverso un protocollo vincolante per tutte le parti in causa e le istituzioni locali che si proponga prima di tutto la qualificazione delle imprese, anche di quelle appaltatrici, garantendo un regime di concorrenza fondato su regole. Per arrivare a disegnare un sistema di relazioni industriali che responsabilizzi tutti i soggetti, in particolare i grandi player internazionali approdati in Italia, e metta al centro tutti i lavoratori della filiera, che necessitano competenze e anche le capacità di utilizzare le nuove tecnologie. L’iniziativa annunciata dal Ministro del Lavoro Orlando di una task force dedicata va nella direzione giusta. Regole uguali per tutti, legalità e giustizia sociale devono diventare l’unico terreno sul quale può attecchire la logistica, per non dover più assistere alle tragedie di Novara e a Piacenza”.

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