“Giocando con Orlando”, Stefano Accorsi stasera protagonista al Farnese

E’ un gradito ritorno a Piacenza per Stefano Accorsi, che con lo spettacolo “Giocando con Orlando – Assolo” chiude la rassegna Piacenza Romana Festival, con la direzione artistica di Paola Pedrazzini, inserita nella programmazione di #EstateFarnese.

Proprio Accorsi tre anni fa era stato ospite della stagione estiva di Veleia, curata sempre da Pedrazzini, proponendo tracce, memorie, letture dall’ Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani. Stasera, domenica 20 giugno, nello stesso spettacolo sold out, Stefano Accorsi (David di Donatello, Nastro d’Argento, Premio Gian Maria Volonté e Premio FICE…) testimonia il recupero del senso profondo dell’epos omerico, fondamento della civiltà letteraria occidentale, con la messinscena, in assolo, del più celebre poema epico del Rinascimento, l’Orlando Furioso dell’“italo Omero” Ariosto. Magistralmente diretto da Marco Baliani, Accorsi dà vita “con passo volatile e leggero” ad uno spettacolo inaspettato e piacevolissimo.

STEFANO ACCORSI – Scoperto da Pupi Avati che lo vuole nel 1991 come coprotagonista di Fratelli e sorelle, si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna e inizia a fare teatro con lo Stabile dell’Arena del Sole, finché Daniele Luchetti lo sceglie per uno spot pubblicitario di un noto gelato regalandogli un’inaspettata e immediata popolarità. Inizia così una carriera folgorante con film che gli valgono prestigiosi premi e l’affetto del pubblico, tra i tenti: Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enza Negroni, Piccoli maestri di Daniele Luchetti, Ormai è fatta di Enzo Monteleone (Grolla d’Oro miglior attore), Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro (Grolla d’Oro), Capitaës de Abril (Capitani d’aprile) di Maria de Medeiros, Come quando fuori piove di Mario Monicelli, Radiofreccia di Luciano Ligabue (David di Donatello, Premio Amidei e Ciak d’Oro), l’Ultimo bacio e Baciami ancora di Gabriele Muccino, Saturno contro e Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek (Nastro d’Argento 2001, Ciak d’Oro e Globo d’Oro della Stampa Estera in Italia), La stanza del figlio di Nanni Moretti, Santa Maradona di Marco Ponti, l’Amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, Romanzo criminale e Un viaggio chiamato amore di Michele Placido (Coppa Volpi miglior attore 59a Mostra di Venezia), La vita facile di Lucio Pellegrini. Nel 2006 torna a teatro diretto da Sergio Castellitto con Il Dubbio (Premio Pulitzer 2005 per la drammaturgia) di John Patrick Shanley.

Nel 2012, sempre in teatro, nel fortunato spettacolo Furioso Orlando e successivamente in Giocando con Orlando, ambedue liberamente tratti dal poema cavalleresco Orlando Furioso di Ludovico Ariosto adattati e diretti da Marco Baliani. Quindi Decamerone vizi, virtù, passioni, liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio, adattamento teatrale e regia di Marco Baliani. Si divide tra Italia e Francia, dove ha fondato una casa di produzione la Stephen Greep. È stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere) dal Ministero della Cultura francese. In Francia ha lavorato nei film: La faute á Fidel (Tutta colpa di Fidel) di Julie Gavras, Les brigades du tigre (Triplice Inganno) di Jérôme Cornuau, Un baiser s’il vous plaît (Solo un bacio per favore) di Emmanuel Mouret, Les deux mondes di Daniel Cohen, Le jeune fille et les loups di Gilles Legrand, Baby blues di Diane Bertrand, Je ne dis pas non di Iliana Lolic, Nous trois di Renaud Bertrand, Tous le soleils (…Non ci posso credere) di Philippe Claudel, la serie tv Mafiosa di Pierre Leccia per Canal+. Nel 2013 ha debuttato alla regia con il cortometraggio Io non ti conosco, prodotto da Yoox Group del quale è anche interprete (Nastro d’Argento 2014 miglior esordio alla regia). Un anno dopo per Peugeot Italia, realizza altri tre cortometraggi: Ultimo Tango, Parking e Autostop. Sempre per Peugeot nel 2015 dirige e interpreta tre video di Virtual Reality per la tecnologia Oculus e nel 2016 la webserie #Sensationdrive. 

Recentemente è stato protagonista nella serie tv Il clan dei camorristi, al cinema in Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, l’Arbitro di Paolo Zucca, La nostra terra di Giulio Manfredonia, Veloce come il vento di Matteo Rovere (Nastro d’Argento 2016, Premio FICE 2016 attore dell’anno, David di Donatello), Fortunata regia di Sergio Castellitto. Per Sky Italia la serie 1992 e il sequel 1993 con la regia di Giuseppe Gagliardi, della quale è ideatore e interprete. Per Sky Italia in collaborazione con HBO The young Pope di Paolo Sorrentino. E’ protagonista di Veloce come il vento (2017) di Matteo Rovere che gli vale il David come migliore attore e di Made in Italy di Luciano Ligabue e A casa tutti bene di Muccino.

Premi
2017 – La Pellicola d”Oro migliore attore protagonista per Veloce come il vento regia di Matteo Rovere
2017 – David di Donatello migliore attore per Veloce come il vento regia di Matteo Rovere
2016 – Premio Protagonista della Comunicazione – International GrandPrix Advertising Strategies
2016 – Premio Gian Maria Volonté 2016 attore dell”anno
2016 – Premio FICE (Federazione Italiana Cinema d”Essai) attore dell”anno per Veloce come il vento
2016 – Nastro d”Argento migliore attore per Veloce come il vento regia di Matteo Rovere
2015 – Premio The Eutelsat TV Awards per la categoria Best Programme ‪#‎1992LaSerie‬
2014 – Nastro d’Argento miglior esordio alla regia (Io non ti conosco regia di Stefano Accorsi)
2007 – Premio Flaiano d’Oro per Saturno contro regia di Ferzan Özpetek
2002 – Premio Vittorio De Sica
2002 – Coppa Volpi per la migliore interpretazione in Un viaggio chiamato amore diretto da Michele Placido alla 59. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
2001 – Globo d’Oro dalla Stampa Estera in Italia, Nastro d’Argento e il Ciak d’Oro per Le fate ignoranti regia di Ferzan Özpetek
1999 – Grolla d’Oro, attore protagonista Un uomo perbene regia di Maurizio Zaccaro
1998 – Grolla d’Oro, attore protagonista per Ormai è fatta regia di Enzo Monteleone
1998 – David di Donatello, Premio Amidei e Ciak d”Oro, migliore attore protagonista per Radiofreccia regia di Luciano Ligabue

MARCO BALIANI – Con lo spettacolo Kholhaas del 1989 attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di
narrazione, che segna la scena teatrale italiana. Dal 1996 al 2000 dirige il progetto artistico I Porti del Meditarraneo producendo spettacoli corali con attori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea. Crea spettacoli-evento per molti attori, sulle memorie dei soldati della prima guerra mondiale Come gocce di una fiumana (premio IDI per la regia), sulla strage di Bologna del 2 agosto Antigone delle città. Come attore in cinema è stato diretto da Mario Martone, Francesca Archibugi, Cristina Comencini, Roberto Andò e Saverio Costanzo. Per la Rizzoli editori ha pubblicato: Corpo di stato testo dello spettacolo trasmesso in diretta televisiva nel maggio 1998 per i vent’anni dalla morte di Aldo Moro, Nel Regno di Acilia il diario dell’esperienza teatrale con i ragazzi di strada di Nairobi, Pinocchio Nero (premio teatrale Ubu 2005) e nel 2007, il libro di racconti La metà di Sophia. A maggio 2013 in uscita, sempre per la Rizzoli, il suo nuovo libro L’occasione. Tra i lavori più recenti, la regia e la scrittura del testo per lo spettacolo Furioso Orlando, con Stefano Accorsi.

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