“Precari ‘fantasmi’ della scuola” I sindacati si mobilitano per cambiare il Decreto Sostegni bis

“Diamo corpo al personale della scuola”. Questo lo slogan che le categorie sindacali di tutta Italia hanno scelto per la mobilitazione nazionale del mondo della scuola, che culminerà il 9 giugno a Roma con un presidio davanti al Parlamento.

Le ragioni della protesta sono tante, molte riguardano questioni ataviche: in questa occasione particolare fanno riferimento al Decreto Sostegni bis, pubblicato il 25 maggio in Gazzetta Ufficiale, e ai due articoli (il 58 e il 59) che trattano alcune misure urgenti per la scuola. Articoli su cui i sindacati richiedono l’applicazione di emendamenti correttivi, prima della conversione in legge del decreto, anche alla luce del fatto che non terrebbero conto del cosiddetto “Patto per la Scuola“,  sottoscritto il 20 maggio dalle organizzazioni sindacali confederali con il Governo. Iniziative di discussione e confronto sono state organizzate anche a livello locale, grazie ad un’azione congiunta di FLC CGIL Piacenza, Cisl Scuola Piacenza, Uil Scuola Piacenza, SNALS Piacenza.

“Si inizierà domani, martedì 8 giugno, con una tavola rotonda via web tra i rappresentanti dei sindacati e i parlamentari piacentini – ha spiegato in un incontro con la stampa Giovanni Zavattoni di Flc Cgil -. Al momento hanno comunicato la loro adesione Paola De Micheli (Pd) e Tommaso Foti (FdI); mentre non abbiamo ancora ricevuto risposta da Elena Murelli e Pietro Pisani (Lega). A prescindere da chi ci sarà, la nostra idea è consegnare nelle loro mani le nostre proposte di emendamento al decreto”. Sei i punti principali elencati da Zavattoni. “Chiediamo la  stabilizzazione di tutti i precari, sia abilitati e specializzati, sia con 3 anni di servizio; la stabilizzazione dei Dsga (Direttore dei servizi generali e amministrativi) facenti funzione con 3 anni di servizio; il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale; il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed ATA a partire dalla conferma dell’organico covid; la riduzione del numero massimo di alunni per classe, nonchè di consentire la partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente. Le misure contenute nel decreto – ha aggiunto – sono inaccettabili, uno schiaffo al mondo della scuola e a tutti i precari che in questi anni si sono sentiti presi in giro dalle diverse forze governative che si sono succedute al dicastero”.

Precari – circa un migliaio a Piacenza – che i sindacati hanno metaforicamente paragonato a dei “fantasmi”. “Come ogni anno al termine delle lezioni “svaniscono” dal mondo della scuola: il nostro obiettivo è quello di ridargli un corpo (da qui la scelta dello slogan, ndr) – ha commentato Paola Votto di Cisl Scuola -. Dopo l’incontro coi parlamentari – ha fatto sapere – nella mattinata del 9 giugno ci sarà un presidio davanti alla Prefettura: una delegazione delle organizzazioni sindacali sarà quindi ricevuta dal Prefetto di Piacenza Daniela Lupo, alla quale sarà consegnato un documento di sintesi relativo alle principali criticità del Decreto Sostegni e alla richiesta di attuazione del “Patto per la scuola” attraverso misure urgenti. E’ giunto il momento – ha rimarcato Votto – di togliere il ‘lenzuolo’ della precarietà dal personale scolastico. Ciò che deve essere chiaro è che noi non chiediamo di far entrare le persone a scuola senza concorso, bensì di dare la possibilità di svolgere un anno di lavoro e di studio, in prova, al termine del quale svolgere una selezione per così dire “in uscita”. In questo modo si riuscirebbe a partire a settembre in tranquillità: si pensi ad esempio che l’anno scorso a Piacenza, solo alle medie, c’erano 74 cattedre vacanti di italiano e 48 di matematica”.

“Senza stabilità e con un continuo turn over anche la qualità formativa ne risente – ha proseguito Votto -: i concorsi sono strutturati male, in più se si aggiungerà l’impossibilità di riprovare in caso di fallimento la situazione diventerebbe assurda. Si pensi che, a livello regionale, l’ultimo concorso straordinario per insegnare Lettere alle superiori è stato passato solo dal 15% delle persone. E a Piacenza solo in tre sono risultati idonei”.

All’incontro con la stampa sono intervenute anche Giovanna De Fusco (Uil Ruo Scuola) e Daniela Fuochi (Snals Confsal).

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