“Un anno complicato ma l’Arma dei Carabinieri è stata al fianco dei cittadini”
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Una cerimonia sobria e senza pubblico per celebrare il 207esimo anniversario dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Nel cortile della caserma di via Beverora a Piacenza il Comandante provinciale dell’Arma, Paolo Abrate e il Prefetto Daniela Lupo hanno deposto una corona d’alloro alla targa in memoria del carabiniere Paride Biselli, a cui la sede del Comando Provinciale è intitolata e sono stati resi gli onori ai Caduti da parte di un picchetto d’onore.
“E’ stato un anno complicato dalle restrizioni – ha affermato il comandante Paolo Abrate – e dalla nuova vita a cui ci siamo dovuti abituare, quindi anche la cerimonia di oggi è stata estremamente ridotta a causa del Covid, ma se penso a quest’anno penso anche alle tante cose che abbiamo imparato. Per essere vicini ai nostri concittadini abbiamo imparato a sorridere con gli occhi. Sono estremamente soddisfatto di questo anno trascorso a Piacenza, una città che mi ha dato molto e mi piace. Devo dire che il lavoro quotidiano che hanno fatto i miei carabinieri è stato molto efficace e questo mi ha reso fiero e orgoglioso; ogni giorno sono andato contento al lavoro, consapevole di avere a disposizione un gruppo di carabinieri che operava con il massimo impegno. C’e stata una contrazione dei reati imputabile al coprifuoco – ha fatto notare – che ha ridotto la circolazione e tuttavia ci sono crimini che si verificano e ci siamo impegnati al massimo per scoprirli, sia nel settore degli stupefacenti, dei furti e delle truffe agli anziani. In particolare la domanda di droga c’è e l’offerta continua. Solo nell’ultimo fine settimana abbiamo segnalato 18 asssuntori di stupefacenti, l’impegno c’è e si vedono anche i risultati”.
Il prefetto Daniela Lupo ha commentato la cerimonia con queste parole: “E’ un anniversario sobrio, ma sentito dalla popolazione e dalle massime autorità dello Stato, e anche a livello provinciale con la presenza dei prefetti. Rappresentiamo tutte le istanze del territorio che trovano nell’Arma una risposta pronta e anche una vicinanza grazie alla capillarità della diffusione sul territorio. Una vicinanza che si è toccata con mano nel periodo della pandemia, quando i carabinieri hanno prestato assistenza ai più deboli anche consentendo la vaccinazione di quella parte di popolazione che aveva meno autonomia, raccogliendo tutta la fiducia dei cittadini”.
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