60 scatti inediti raccontano Travo: mostra fotografica in memoria di Eligio Everri

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Da una borsa dimenticata su uno scaffale, spunta un vero e proprio tesoro nascosto composto da tante cassettine di cartone e, dentro ognuna di queste, tanti fragilissimi negativi fotografici in carta velina con accanto indicazioni precise di data e luogo, scritte con una matita d’altri tempi.

Ben 550 scatti inediti che raccontano di Travo, tra gli anni Trenta e il primo dopoguerra, con paesaggi e ritratti di alta qualità che sono come una macchina del tempo e riportano in un attimo tra carri di bestiame, ponti da ricostruire, fatica dei campi e personaggi di un mondo che non c’è più. A fare il ritrovamento è stato Daniele Everri, figlio del partigiano Eligio Everri scomparso un anno fa: a quest’ultimo sarà dedicata la mostra fotografica “Travo. Le persone e le sue colline” che resterà esposta nella sala consigliare del castello Anguissola di Travo dall’1 al 21 agosto, con i primi 60 di questi scatti realizzati da Luigi Viganò.

A raccontare l’origine di questa scoperta è lo stesso Daniele Everri: “Dopo la morte di mio padre, riordinando tra gli scaffali, sono spuntati questi vecchi negativi fotografici – spiega -. Li aveva scattati Ginetto Viganò, un cugino milanese e mezzo travese di mio padre che lavorava in una ditta di pellicole fotografiche. Viganò veniva in villeggiatura a Travo negli anni Trenta e Quaranta e poi faceva scatti nei dintorni”. Scatti non comuni, perché Viganò ritraeva i suoi soggetti (paesaggi, persone) con il solo scopo di “testare” la sua pellicola: per questo, i 550 negativi sono tutti di qualità altissima e, inconsapevolmente, offrono oggi una straordinaria finestra documentale della Travo di un tempo. I negativi, donati a Eligio Everri, sono rimasti sullo scaffale per tutti questi anni, senza che nessuno pensasse mai di svilupparli per vederne il contenuto, almeno fino ad ora.

“Ho mostrato i negativi al mio amico grafico e fotografo Claudio Manenti ed è nata subito l’idea di una mostra, coivolgendo poi Giovanni Battista Menzani e Alessandro Malinverni” – racconta Everri, che ora ha deciso di creare un vero e proprio archivio. Dalle foto spuntano storie e personaggi che sembrano vivi: c’è il mugnaio di Signano Fermo Piergiorgi che fu il primo a portare l’illuminazione elettrica a Travo nel 1921 grazie alla forza dell’acqua; c’è il vecchio ponte di Travo non ancora bombardato; c’è il vecchio castello di Caverzago a strapiombo sul Trebbia dove forse ha dormito Napoleone.

La mostra, che è organizzata dall’Anpi di Travo col patrocinio del Comune e il sostegno di Officine Gutenberg, aprirà il prossimo 1 Agosto con questi orari: giovedì (dalle 19 alle 22), sabato (dalle 17 alle 22) e domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22). “Sarebbe bello se ora i travesi rispolverassero le loro vecchie foto per accrescere questo archivio fotografico” – conclude Everri – Già diverse persone mi hanno avvicinato per questo motivo. Chi vuole contribuire per ricostruire la storia di Travo si faccia avanti”.

Travo. Le persone e le sue colline”

Curatori: Daniele Everri e Claudio Manenti

Sede: Castello Anguissola – Sala consigliare 1° piano

Date: 1 Agosto – 21 Agosto – Entrata libera

Inaugurazione: 1 Agosto ore 11

Giorni e orari 

Giovedi 19:00 – 22:00

Sabato 17:00 – 22:00

Domenica 10:00 – 13:00 / 17:00-22:00

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