“Ancora poca chiarezza dall’Ausl sulla sanità a Fiorenzuola”

“La presentazione ufficiale del polo riabilitativo ospedaliero di Fiorenzuola, tenutasi giovedì, non ha sciolto in alcun modo le tante questioni che poniamo da tempo relativamente alla situazione sanitaria relativa al nostro territorio”.

Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Fiorenzuola Nando Mainardi, Carlo Marchetta, Elena Rossini. “È stato deciso nel 2017 che la vocazione sanitaria del nostro Ospedale sarebbe stata incentrata su una Riabilitazione ad ampio raggio – a dispetto delle funzioni e dei servizi ospedalieri rivolti direttamente alla popolazione del territorio e del distretto socio-sanitario dei quali prima eravamo dotati – in una struttura da realizzare appositamente per quelle funzioni e invece inadeguata, per le informazioni che abbiamo. l’ Ausl continua a non essere trasparente: ad oggi non ha permesso il sopralluogo richiesto, ha inaugurato il blocco B con inviti ristretti senza informare la cittadinanza e ci chiediamo con quali risorse umane potrà garantirci quanto promesso. Il Sindaco segue perfettamente la linea: nemmeno ha invitato tutti i consiglieri comunali all’inaugurazione, oltre a non interessarsi direttamente sull’adeguata dotazione di quanto costruito sul proprio territorio”.

“Già in passato – proseguono – abbiamo evidenziato più volte che i servizi di base e le visite specialistiche sono in grande sofferenza. Ci chiediamo se, quando il Pronto Soccorso riaprirà, ci saranno tutte le specialità occorrenti per le diverse patologie: ci saranno a disposizione un chirurgo, un ortopedico, un anestesista? Sul fronte poliambulatori: quali tipologie di visite verranno garantite e in che quantità, per riuscire a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza? Riscontriamo la stessa scarsa chiarezza anche sul fronte delle sale operatorie, che dovranno essere collocate al terzo piano: quando quest’ultime verranno effettivamente realmente realizzate, che funzione avranno? Saranno solo di supporto al Polo Riabilitativo o saranno funzionali – come riteniamo necessario – anche ad altre patologie su cui da tempo si riscontrano tempi di attesa lunghissimi? Visto che Fiorenzuola non ha più un Punto Nascita, averne uno unico provinciale a Piacenza riesce a rispondere adeguatamente alle necessità di tutto il territorio?”.

“Infine, nulla di nuovo anche sul fronte della Casa della Salute: i servizi in essa contenuti saranno frutto di spostamento di servizi già esistenti sul territorio o ci saranno nuovi servizi? In entrambi i casi, quali servizi si prevede di inserirvi? Il suo avvio sarà successivo al recupero dell’ex Municipio? Se è così, Fiorenzuola dovrà attendere ancora molto tempo, prima di avere la Casa della Salute attiva e operativa! La sanità fiorenzuolana, per come è messa, ci sembra molto diversa dalle promesse del centrodestra nella campagna elettorale di cinque anni fa, basate sul rafforzamento dei servizi e delle prestazioni sanitarie ospedaliere rivolte alle cittadine e ai cittadini del nostro territorio. Anche per questa distanza tra promesse e obiettivi realmente perseguiti, riteniamo sia ora di cambiare”.

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