Coldiretti dal Prefetto per denunciare i danni della fauna selvatica

Fauna selvatica, Coldiretti incontra il Prefetto di Piacenza per evidenziare problematiche e danni: “Serve una mobilitazione veloce e interventi straordinari sul territorio”

L’organizzazione piacentina denuncia da tempo la “necessità di misure urgenti per contrastare la proliferazione incontrollata dei cinghiali sul territorio: una problematica – evidenziano – mai risolta che si manifesta oggi in tutta la sua urgenza, e riguarda non solo gli agricoltori, ma l’intera collettività. Il problema dei danni da fauna selvatica in agricoltura, in particolare quelli provocati dai cinghiali, il cui numero è oramai fuori controllo, di fatto è diventato un’emergenza a tutti gli effetti, davanti alla quale gli agricoltori e gli allevatori si sentono totalmente inermi”.

In tal senso nei giorni scorsi è stato organizzato l’incontro con il Prefetto di Piacenza Daniela Lupo, alla presenza del Presidente Ugo Agnelli e il Direttore Claudio Bressanutti. L’argomento della fauna selvatica ha portato Coldiretti a richiedere una normativa in cui “si possa operare in modo risoluto nell’attuazione delle misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali con un coinvolgimento più concreto e fattivo di agricoltori e cacciatori abilitati”. “Abbiamo sottolineato ancora una volta come nella nostra provincia la presenza di animali selvatici abbia raggiunto una densità molto alta, con l’emergenza Covid che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto i cinghiali hanno proliferato, invadendo le campagne – ha spiegato il Presidente Agnelli – alimentandosi a spese degli agricoltori e degli allevatori distruggendo campi e provocando incidenti”. “Una situazione – afferma l’associazione – diventata insostenibile nelle campagne con danni che hanno portato ad una perdita economica consistente delle produzioni agricole”.

Il Prefetto – fa sapere Coldiretti – ha “accolto le questioni presentate, impegnandosi fin da subito per dare risposte concrete alle problematiche”.