“Green pass obbligatorio anche per andare al lavoro” Il sì di Rolleri (Confindustria)

Prosegue il dibattito sull’introduzione del certificato vaccinale (il cosiddetto green pass) obbligatorio per accedere in alcuni luoghi pubblici come i locali e i trasporti.

E’ giusto che chi è vaccinato, e quindi con un elevato grado di protezione rispetto al contagio e alla trasmissione ad altri del virus, possa godere di maggiori libertà rispetto a chi ha scelto consapevolmente di non immunizzarsi? Sul tavolo del Governo c’è anche un’altra ipotesi più radicale proposta da Confindustria: introdurre l’obbligo di green pass anche per andare a lavorare e chi non si è vaccinato potrebbe essere sospeso o destinato ad altra mansione. Su questo abbiamo chiesto l’opinione al presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri. “Sono assolutamente allineato con le posizioni del presidente francese Emmanuel Macron che ha parlato di introduzione del green pass (il certificato vaccinale ndr) per i luoghi pubblici e i trasporti, è nell’interesse della sanità e anche dell’economia”. Si esprime così  Rolleri sull’ipotesi di imporre restrizioni anche in Italia per chi non si è vaccinato. “Occorre sostenere e invogliare – afferma – le persone a fare il vaccino, e se non ci arrivano da sole, penso sia giusto anche forzarle. Chi decide di non immunizzarsi compie una scelta che mette in pericolo se stesso e anche gli altri e deve pagare un prezzo”.

A Rolleri chiediamo anche un parere su un’ipotesi di un utilizzo ancora più “hard” del certificato vaccinale, oggetto di un confronto in queste ore tra Confindustria e il Governo: senza green pass non si entra in fabbrica o in ufficio, si viene sospesi o destinati ad altra mansione. “E’ una soluzione radicale, ma segue lo stesso ragionamento del green pass nei luoghi pubblici – dice Rolleri -. Anche se nei posti di lavoro stiamo seguendo tutte le precauzioni per evitare il diffondersi del contagio, sarebbe certo meglio se si potesse andare senza indossare più la mascherina. Sarebbe un bel vantaggio. Io credo nel concetto che la libertà di ciascuno finisce quando inizia quella dell’altro e ritengo debba valere sia per i locali pubblici che per i luoghi di lavoro”. “Tra l’altro – conclude il presidente di Confindustria Piacenza – la campagna vaccinale che abbiamo promosso nelle aziende insieme ad altre categorie produttive sta andando molto bene, c’è stata una risposta positiva dei lavoratori”.

“La campagna vaccinale tra i lavoratori – conferma il direttore di Confindustria Luca Groppi – è andata molto bene, la settimana scorsa abbiamo iniziato il giro delle seconde somministrazioni e contiamo di concludere tutte le immunizzazioni prima delle chiusure di agosto, un dato molto importante per le aziende. Siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste che ci sono arrivate dai dipendenti offrendo un contributo importante alla campagna vaccinale di tutto il territorio piacentino”.

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