Un inno per il Nobel per la Pace al corpo sanitario, il 24 settembre concerto al Collegio Alberoni

Un inno per la candidatura al Nobel per la Pace del Corpo Sanitario Italiano.

Sarà la “Sala degli Arazzi” dell’Opera Pia Alberoni ad ospitare, il 24 settembre, la serata concertistica in cui verrà presentato l’inno ufficiale della campagna per l’attribuzione del Premio Nobel per la Pace al Corpo Sanitario Italiano. Un’iniziativa partita da Piacenza, sede della Fondazione Gorbachev e del Segretariato Permanente dei Premi Nobel per la Pace, che nei mesi scorsi si è impegnata per portare al riconoscimento mondiale i medici e il personale sanitario italiani che hanno affrontato l’emergenza della pandemia in condizioni spesso drammatiche e proibitive: testimonial dell’iniziativa è l’ematologo-oncologo Luigi Cavanna, proponente firmatario della candidatura è il professor Mauro Paladini.

I dettagli e i passaggi che mancano alla chiusura della campagna sono stati illustrati in una conferenza stampa, organizzata nella mattinata del 29 luglio nella Sala Consiglio della Provincia di Piacenza.

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“L’Amministrazione ha accolto con entusiasmo quest’iniziativa partita dalla nostra città un anno fa – il commento emozionato della vicepresidente della Provincia Paola Galvani -: il corpo sanitario ha dimostrato tanto nei drammatici mesi dell’emergenza sanitaria. Ho raccolto racconti di persone che si sono chiuse negli ospedali e che non sono tornati a casa per tanto tempo, per curare i malati e non contagiare i familiari. Insomma, l’ospedale era diventato casa loro. Mi immagino il corpo sanitario come un grande “esercito” per la pace, che combatte sulla prima linea del fronte contro il virus. Come piacentina – ha rimarcato -, sono orgogliosa delle donne e degli uomini che di fronte a questa emergenza hanno saputo distinguersi”.

Il presidente della Fondazione Gorbachev Italia Marzio Dallagiovanna ha quindi introdotto il Maestro Matteo Bensi, cantante e autore piacentino che ha realizzato l’inno della campagna. “Il 24 settembre sarà una giornata storica per Piacenza – ha evidenziato Bensi -: l’obiettivo è quello di portare l’attenzione di tutti su questa candidatura al Nobel per la Pace, il premio più importante del mondo. Sono orgoglioso, per tanti motivi, di essere stato scelto a comporre l’inno: in primis, per la finalità dell’iniziativa, quindi per il corpo sanitario, che ha saputo prendersi cura anche della mia famiglia, ma anche per il prestigio del luogo dove mi esibirò e degli artisti che mi affiancheranno durante la serata”.

Oltre all’orchestra di Matteo Bensi, il concerto che vuole “essere un inno alla gioia, alla vita e alla pace universale – è stato spiegato -, sarà incentrato sulla musica e il canto quali strumenti di ricreazione dello spirito, facendo ricorso a vari mezzi di espressione ed attingendo ad un repertorio popolare e neo melodico, così da evidenziare il legame della musica con le radici ed il territorio, frutto di un’anima collettiva”. Durante la serata – che verrà trasmessa in streaming sulle pagine social dell’Orchestra Matteo Bensi – saliranno sul palco anche il Coro Alpini Sezione di Piacenza, la violinista del Teatro la Scala di Milano Kaori Ogasawara, lo Spirit Gospel Choir di Piacenza, oltre ad altri ospiti e protagonisti della campagna di candidatura al Nobel.

Presenti alla conferenza di presentazione dell’evento anche Mauro Paladini, proponente firmatario della candidatura, Marco Eugenio di Giandomenico dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e l’ARD&NT Institute, intervenuto sul ruolo della Fondazione Gorbachev nell’arte quale strumento di pace, Franco Scepi artista e responsabile della cultura per la Fondazione Gorbachev e Giorgio Braghieri, presidente dell’Opera Pia Alberoni.

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