Arrivati a San Polo i 76 profughi afghani “Famiglie con bimbi piccoli” fotogallery

Sono arrivati nel pomeriggio del 24 agosto, nella struttura di accoglienza di San Polo, i 76 rifugiati giunti in Italia dall’Afghanistan. Il gruppo – composto in prevalenza da famiglie con bambini piccoli – sarà alloggiato nell’edificio che era stato adibito l’anno passato all’ospitalità delle persone impossibilitate a trascorrere la quarantena al proprio domicilio: da gennaio era vuoto.

E’ un ex complesso a disposizione del personale dell’aereporto militare di San Damiano poi dismesso e riutilizzato nella fase più acuta della pandemia. A gestire l’operazione accoglienza ci sono la Protezione Civile regionale, l’azienda sanitaria di Piacenza e la Croce Rossa.

“Si tratta in prevalenza di nuclei familiari, composti dai genitori e bimbi piccoli. Quindi l’età media è molto bassa – ha detto il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino, interpellato in merito -. Sono persone scappate dal loro Paese senza potere con se altro se non i propri vestiti: oltre ad essere sottoposti nuovamente a tampone, per accertare la presenza di eventuali positivi, verrà loro dato loro anche un kit di prima accoglienza, con prodotti per l’igiene personale, per poter trascorrere a San Polo i 10 giorni di quarantena. Sono inoltre previsti altri controlli sanitari, anche se non ci risultano criticità particolari. Al momento si trovano a San Polo 15 operatori Ausl, per poter svolgere queste prime attività. A regime resteranno solo due persone, dell’azienda o della Croce Rossa, per fornire agli ospiti del centro l’assistenza necessaria”.

“Ci riempie d’orgoglio poter accogliere queste persone, insieme a Croce Rossa e Ausl, e dare loro sollievo dopo un viaggio così lungo, pieno di peripezie e difficoltà – dice Francesco Rossi, comandante del distaccamento dell’aeronautica di San Damiano -. In questi 10 giorni verranno seguiti, sia da un punto di vista sanitario che logistico. Verranno predisposti menù che rispecchino le loro tradizioni religiose, oltre a far fronte alle loro necessità, visto il numero elevato di bambini e la presenza di alcune persone con difficoltà motoria”.

I profughi – si tratta soprattutto di nuclei familiari, con uomini e donne che prestavano servizio nell’ambito della missione Italia-Nato – verranno sistemati nella struttura e subito nella giornata di oggi saranno sottoposte a tampone. In base agli esiti del test verrà deciso come proseguire il periodo di quarantena che si protrarrà per almeno 7-10 giorni. Successivamente tutte le persone verranno collocate in strutture di accoglienza del territorio. Nei giorni scorsi erano stati lanciati svariati appelli alla solidarietà da parte di partiti, movimenti e sindacati, così come l’Anci (l’associazione dei sindaci) aveva avanzato la propria disponibilità. Si sono fatti avanti anche singole famiglie disponibili a ospitare i profughi in fuga dall’Afghanistan.

I rifugiati potranno naturalmente avanzare domanda di asilo nel nostro Paese ed entreranno nel circuito dell’accoglienza gestito dal Ministero dell’Interno attraverso la Prefettura, che dispone già di strutture e servizi di ospitalità.

centro san polo covid

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