Mondo del lavoro, segnali di ripresa

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La pandemia del 2020 ha sicuramente avuto un impatto pesante dal punto di vista economico e occupazionale in Emilia-Romagna, come nel resto del paese. Il 2021 sembra essere l’anno della tanto attesa ripresa visti i segnali che arrivano dal mercato del lavoro in Italia nel primo semestre dell’anno.

Nel mese di maggio 2021 è stato presentato l’ottavo rapporto dell’Osservatorio del lavoro e dell’economia in Emilia-Romagna a cura dell’Ires regionale, dove si leggono indici poco incoraggianti: il calo del PIL in regione stimato per il 2020 è del -9,0%, un dato senza precedenti ma in linea con il -8,9% medio nazionale, mentre la percentuale del calo degli occupati è del 2,1%, pari a quasi 43.000 unità in meno: tale riduzione ha riguardato soprattutto i contratti a tempo determinato e a tempo parziale, andando a colpire soprattutto le donne, i giovani e i lavoratori con titoli di studio più bassi. I settori economici che hanno subito la crisi più grave sono stati industria e servizi: quest’ultimo comprende le attività legate al turismo, fondamentali per l’economia della regione; inoltre si è registrato un crollo delle esportazioni e il mercato del lavoro ha conosciuto un profondo stravolgimento. Secondo l’Osservatorio, infine, nel biennio della pandemia si prevedono 100.000 posti di lavoro a rischio in Emilia-Romagna.

Esistono tuttavia degli studi che ci mostrano segnali positivi di ripresa economica per alcune categorie, già a partire dai primi sei mesi del 2021. Il social network LinkedIn ha condotto una ricerca denominata Jobs on the Rise 2021 Italia, dove si evidenzia la crescita di determinati settori lavorativi già dal 2020 e fornisce informazioni su quali siano le professioni e le competenze lavorative più richieste. LinkedIn ha denominato tali categorie “Lavori Emergenti”, in quanto sono una risposta alle nuove esigenze dell’economia e si collocano in uno scenario in continua metamorfosi, sempre legato all’emergenza pandemica. Tra questi lavori, oltre alla richiesta di nuove figure professionali, troviamo anche un consistente aumento della domanda dei lavori nell’ambito dell’istruzione, della medicina specializzata, del settore tecnologico e di quello assicurativo.

Da marzo 2020 si è verificata un’impennata di richiesta di insegnanti: a inizio pandemia il governo italiano ha provveduto a reclutare personale su base temporanea o permanente, con una crescita delle assunzioni del 93% registrata nello scorso anno. Inoltre, sempre più insegnanti si stanno rivolgendo a piattaforme specializzate per esercitare tutoraggio online, come ad esempio Preply che provvede a mettere in contatto studenti e insegnanti privati da remoto tramite chat online. A causa della pandemia è stato necessario rimpinguare le fila del personale sanitario, in particolare infermieri e medici specializzati, ma anche tutto il personale di supporto agli ospedali. L’aumento delle assunzioni di specialisti ha raggiunto il 72%, fino ad arrivare a una percentuale del 158% per quanto riguarda i tecnici medici d’emergenza. Tuttora, questi ruoli sono fortemente richiesti in tutto lo stivale.

Dato l’aumento vertiginoso delle transazioni digitali, le aziende si sono dovute adattare al nuovo assetto commerciale che si è profilato in questa nuova realtà pandemica. Grande richiesta quindi di professionisti dell’e-commerce ed esperti di contenuti digitali per affrontare l’imponente crescita della  domanda di prodotti online, conseguenza diretta delle limitazioni agli spostamenti dovuti alla pandemia.

I segnali di ripresa sono avallati da un altro studio effettuato dall’osservatorio InfoJobs. I dati del l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro relativi al primo semestre 2021 sono decisamente incoraggianti: le offerte di lavoro pubblicate sulla piattaforma sono state, infatti, quasi 235.000, con una corrispondente crescita del +34% a livello nazionale rispetto al primo semestre 2020. L’Emilia-Romagna si trova seconda nella classifica delle regioni che conoscono il maggior numero di offerte di lavoro, con una percentuale del +17%.

Secondo InfoJobs, la categoria professionale più richiesta nel 2021 comprende operai, produzione, qualità (con il 26% del totale nazionale), seguita da acquisti, logistica, magazzino (9%) e vendite (8,7%). Il settore turismo e ristorazione gioca un ruolo fondamentale nell’incremento dei lavori più richiesti, segnando +11% rispetto al primo semestre 2020 e addirittura +97% guardando solo l’ultimo trimestre.

I dati dell’Osservatorio testimoniamo la determinazione e la voglia di ripartire delle aziende italiane: oltre a pubblicare offerte di lavoro sulla piattaforma, sono andate anche alla ricerca di profili adeguati alle loro rinnovate esigenze, a testimonianza di come anche il digitale possa essere uno strumento potente per supportare la ripartenza.

 

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