Recupero e assegnazione case popolari sfitte, via al bando: 420mila euro a Piacenza

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Bologna – 10 milioni di euro per ammodernare e qualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell’Emilia-Romagna, con il preciso obiettivo di recuperare e assegnare in tempi rapidi una casa a chi ne ha diritto ma ancora non ce l’ha, rispondendo al sempre più diffuso e pressante fabbisogno abitativo, aggravato dalle difficoltà economiche causate dalla pandemia: gli alloggi riqualificati dovranno infatti essere assegnati non appena conclusi i lavori, da avviare entro la fine dell’anno.

È la cifra complessiva che la Regione ha stanziato anche per il 2021 nell’ambito del “Programma straordinario 2020-2022 per il recupero e assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica”, che prevede appunto interventi di manutenzione, ristrutturazione e messa a norma energetica sugli alloggi popolari vuoti e non assegnati di proprietà dei Comuni, per renderli nuovamente disponibili e assegnarli rapidamente a nuovi nuclei familiari. Un patrimonio, quello dell’Erp, che in Emilia-Romagna da Piacenza a Rimini conta oltre 56 mila immobili. Le risorse rese disponibili dalla Regione serviranno dunque a finanziare, per il secondo anno consecutivo, il bando rivolto ai Comuni e loro Unioni (purché proprietari di alloggi di edilizia residenziale pubblica), che la Giunta regionale ha approvato in questi giorni; obiettivo: realizzare in tempi brevi gli interventi necessari ad aumentare la quota di alloggi da assegnare alle famiglie in attesa nelle graduatorie Erp.

“Con i dieci milioni stanziati l’anno scorso la risposta è andata ben oltre le aspettative, avevamo stimato un recupero di circa 500 alloggi popolari ma è stato possibile recuperarne e assegnarne oltre 700 a famiglie che erano in attesa nelle graduatorie, grazie agli sforzi dei territori- dichiara la vicepresidente con delega alle Politiche abitative, Elly Schlein -. Con questo secondo stanziamento continuiamo a permettere agli enti locali e ai gestori di programmare gli interventi e migliorare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della regione. L’aumento delle famiglie meno abbienti, che maggiormente vivono in una situazione di emergenza abitativa, deve spingerci a dare risposte concrete nelle aree urbane come in quelle interne. Finanziando questi interventi aiutiamo i Comuni a riqualificare alloggi inutilizzati, e a renderli disponibili per quella fascia di cittadini che non possono permettersi canoni di affitto a libero mercato, a maggior rag ione in questo periodo critico legato all’emergenza sanitaria”.

Interventi finanziabili, contributi e criteri di riparto – I lavori – che riguardano alloggi sfitti che necessitano di interventi edilizi per essere assegnati rapidamente, entro i primi mesi dell’anno prossimo – vanno dalla ristrutturazione (imbiancatura delle pareti, rifacimento dei pavimenti e dei bagni) a interventi di messa a norma degli impianti elettrici e di riscaldamento o sostituzione degli infissi, per migliorare l’efficienza energetica. Il finanziamento previsto per ogni intervento, che dovrà essere realizzato entro e non oltre 120 giorni dal provvedimento regionale di concessione del contributo, va da un minimo di 5 mila euro a un massimo di 25 mila per i lavori più complessi. I Comuni potranno anche cofinanziare gli interventi, e potranno avvalersi delle Aziende Casa dell’Emilia-Romagna (Acer), o di altri soggetti gestori con cui abbiano stipulato convenzioni apposite. il bando prevede premialità per g li enti locali che cofinanzino gli interventi e penalità per chi non rispetta i tempi per i lavori e l’assegnazione.

La cifra complessiva messa a bando (10 milioni di euro) viene ripartita tra i Comuni in base a parametri legati al numero di alloggi posseduti, al numero di nuclei famigliari con un Isee entro i 17 mila euro (requisito massimo per accedere agli alloggi Erp) che sono in affitto a libero mercato, in quanto non riescono ad accedere all’edilizia residenziale pubblica, e il numero (in percentuale) degli alloggi vuoti e non assegnati perché necessitano di manutenzione. Tutte le informazioni relative al bando, oltre a eventuali chiarimenti e comunicazioni successive, sono disponibili sul portale regionale http://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative

La ripartizione dei fondi, per provincia – A livello territoriale, i 10 milioni complessivi vengono così suddivisi tra tutte le province dell’Emilia-Romagna: Bologna 2,1 milioni di euro; Ferrara 1,8; Forlì-Cesena 1,3; Modena 1,2; Reggio Emilia 1 milione; Parma 938 mila euro; Ravenna 833 mila; Piacenza 420 mila, e Rimini 335 mila euro.

Gli interventi realizzati sul territorio con il bando 2020 (10 milioni di euro) – Nell’ambito del “Programma straordinario 2020-2022 per il recupero e assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica”, con il bando 2020, sempre da 10 milioni di euro, sono stati realizzati complessivamente 731 interventi negli alloggi di proprietà dei Comuni. Nel dettaglio: a Bologna 237; Ferrara 154; Reggio Emilia 68; Forlì-Cesena e Ravenna 67 ciascuna; Parma 66; Modena 54; Piacenza 13 e Rimini 5.

Il patrimonio Erp dell’Emilia-Romagna, per provincia – Dagli ultimi dati disponibili resi noti dall’Osservatorio per le politiche abitative della Regione (in via di aggiornamento) riferiti al 2019, il patrimonio ERP, gestito per oltre il 95% dalle Aziende Casa dell’Emilia-Romagna (Acer), è composto da circa 56.470 alloggi. Nel dettaglio: a Bologna gli alloggi Erp sono 18.986; Ferrara 6.650; Modena 6.202; Parma 6.084; Ravenna 4.675; Forlì-Cesena 4.423; Reggio Emilia 4.248; Piacenza 3.050; Rimini 2.152. /Ti.Ga.

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