A Bobbio il corso “Fare Cinema”: dieci studenti da tutto il mondo al lavoro con Diritti

Si sta svolgendo a Bobbio in questi giorni l’edizione 2021 dello storico Corso di Alta Formazione Cinematografica “Fare Cinema”, organizzato da Fondazione Fare Cinema presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini.
La direzione dello storico corso è stata affidata per quest’anno a Giorgio Diritti, dopo che nelle passate edizioni era stata affidata Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Franco Piavoli, Daniele Ciprì

Il corso che dà il nome alla Fondazione stessa è finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio diretto da un Maestro del Cinema, fornendo ai partecipanti la straordinaria occasione di seguire e partecipare direttamente alla preparazione e alle riprese di un film, acquisendo conoscenze e competenze cinematografiche “sul campo”.
A luglio era stato emesso il bando di partecipazione a cui in sole due settimane hanno risposto oltre ottanta ragazzi provenienti da tutto il mondo inviando la loro candidatura.
Tra questi sono stati selezionati dieci studenti che domenica sono arrivati a Bobbio (da varie città d’Italia ma anche da Berlino, New York, Rio de Janeiro…) per iniziare un’esperienza formativa unica.

Il corso si tiene eccezionalmente in un periodo distante dal Bobbio Film Festival e il numero dei partecipanti è limitato (10 corsisti) per prevenire e limitare il rischio di assembramenti e ottemperare al meglio alle norme prescritte dai protocolli di legge.
In questi giorni gli studenti stanno partecipando alle fasi di preparazione delle riprese e stanno inoltre seguendo lezioni applicate di aiuto regia, fotografia, produzione, casting… seguiti da Diritti e da altri docenti membri della troupe e tra qualche giorno andranno sul set.

Il cortometraggio oggetto del corso di alta formazione è prodotto da Aranciafilm e realizzato con il sostegno di Regione Emilia-Romagna.
Il precedente lavoro, frutto della collaborazione tra Aranciafilm e Fondazione Fare Cinema, ha portato il cortometraggio “Zombie” (sempre diretto da Giorgio Diritti) ad essere presentato in anteprima assoluta come evento di chiusura alla SIC – Settimana della Critica di Venezia 2020 e, dopo Venezia, a molte altre presentazioni in festival (tra cui l’ambìto Clérmont-Ferrand).
Il progetto del cortometraggio per Fare Cinema 2021 nasce dall’idea di un giovane autore, ed è stato scritto dallo stesso con una giovane collega e Giorgio Diritti, condividendo l’attenzione per un tema delicato come quello delle difficoltà e i rischi del rapporto genitori-figli.

Il titolo del cortometraggio è “In famiglia”. Questa la sinossi: per Susanna e la sua famiglia i giorni scorrono “normali”, scanditi dai compiti, l’onnipresenza dello smartphone e i richiami a tavola. I genitori si rivolgono a Susanna con frasi secche, imperanti e concitate e totalmente concentrati su loro stessi, anche nel momento più drammatico. Solo nei video girati dalla bambina lo sguardo si sofferma, indugia, l’inquadratura si allarga per comprendere, si stringe per penetrare la realtà “normale”.
La gestazione della sceneggiatura a 6 mani è stata lunga e manifesta la poetica di uno sguardo straniante, di pirandelliana memoria, che, con la sua freddezza tecnologica, mostra impietosamente l’alienante relazione tra genitori distratti e figli che per scacciare la sofferenza affettiva, fuggono ogni emozione.
L’ambientazione della storia è tutta domestica, quasi a rimarcare con attualità disarmante il senso di solitudine diffuso anche tra le relazioni più intime e familiari, grazie alla “normalità” che si è imposta con la pandemia.

Condizione dove pesa una società sempre più virtuale che implica una continua frammentazione di attenzione.
Giorgio Diritti nella sua produzione cinematografica ha sempre mostrato un’attenzione non banale sul mondo dei bambini indagando la realtà attraverso il loro sguardo. In quest’opera, lo sguardo è filtrato dalla freddezza del mezzo tecnologico e quindi spietato nel suo atto di denuncia.
Attori co-protagonisti, insieme alla bimba che interpreta Susanna, sono Lidiya Libermann, attrice recentemente vista in “Il cattivo poeta” e che ha già calcato il set di Bobbio per il film “Sangue del mio sangue” di Marco Bellocchio e Fabrizio Ferracane recentemente vincitore del Nastro d’argento come attore non protagonista per “Il traditore” sempre di Marco Bellocchio.

Fondazione Fare Cinema e Settimana Internazionale della Critica – Prosegue nel segno dell’Alta Formazione Cinematografica la virtuosa collaborazione tra Fondazione Fare Cinema presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini e Settimana Internazionale della Critica (Sic) in occasione della Mostra del Cinema di Venezia. Anche quest’anno infatti il regista del cortometraggio risultato vincitore del “Premio al miglior contributo tecnico” dalla giuria composta da tre professionisti dell’industria cinematografica – Jacopo Chessa, Silvia Luzi e Nadia Trevisan – fra le sette opere in concorso all’edizione 2021 di SIC@SIC – Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica, ha ricevuto come premio l’ammissione diretta e gratuita all’edizione 2022 dello storico Corso di Alta Formazione in regia cinematografica Fare Cinema. La vincitrice è risultata Chiara Caterina con il suo “L’Incanto”con la motivazione “Per la capacità di far dialogare diversi formati e materiali, riuscendo a costruire una narrazione evocativa in grado di raccontare l’inconscio, la violenza, la morte.”
La cerimonia di premiazione della Settimana Internazionale della Critica si è svolta venerdì 10 settembre alle ore 18 alla Hollywood Celebrities Lounge presso il Circolo del Tennis al Lido di Venezia ed è stata introdotta dalla delegata Generale della Sic Beatrice Fiorentino e da Franco Montini, Presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).
Il corso Fare Cinema a cui ha vinto il diritto di partecipazione gratuita e senza passare per il bando, è a numero chiuso si svolgerà nel 2022 a Bobbio (è in corso attualmente l’edizione 2021 del Corso Fare Cinema che quest’anno vede come docente di regia Giorgio Diritti). Si tratta di un percorso che fornisce specifiche conoscenze nel settore del cinema ed è finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio diretto da un grande Maestro del Cinema (negli scorsi anni oltre a Marco Bellocchio, sono stati docenti e registi di un cortometraggio Gianni Amelio, Daniele Ciprì, Franco Piavoli, Sergio Rubini, i Manetti Bros…) dando ai partecipanti la straordinaria occasione di seguire e partecipare direttamente alla preparazione e alle riprese di un film, acquisendo conoscenze e competenze cinematografiche “sul campo”.

GIORGIO DIRITTI – Giorgio Diritti, regista, sceneggiatore e produttore bolognese. Il suo film d’esordio, Il vento fa il suo giro (2005), partecipa a festival nazionali ed internazionali, vincendo una quarantina di premi. Riceve cinque candidature ai David di Donatello 2008 (fra cui Miglior film, Miglior regista esordiente, Miglior produttore e Migliore sceneggiatura) e quattro ai Nastri d’Argento 2008. Anche se distribuito in poche copie, conquista il pubblico e diventa un “caso nazionale” (resta in programmazione al Mexico di Milano per un anno e mezzo). Il suo secondo film, L’uomo che verrà (2009), presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, vince il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio d’Argento, il Premio Marc’Aurelio d’Oro del Pubblico, il Premio “La Meglio Gioventù”. Si aggiudica inoltre tre David di Donatello (Miglior film, Migliore produttore e Migliore suono di presa diretta) e tre Nastri d’Argento. Nel 2013 coproduce e dirige il film Un giorno devi andare girato in Amazzonia e con protagonista Jasmine Trinca, presentato in Concorso al Sundance Film Festival. Il suo ultimo film Volevo nascondermi è stato presentato in Concorso al Festival di Berlino dove il protagonista Elio Germano ha vinto l’Orso d’Argento come Miglior attore. Inoltre il film è stato premiato come Film dell’Anno ai Nastri d’Argento 2020 e ha ricevuto il premio Globo d’Oro della Stampa estera per il Miglior film e la Migliore fotografia firmata da Matteo Cocco. Ai David di Donatello 2021 il film ha vinto ben 7 David (su 15 nomination) tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista ad Elio Germano.

FONDAZIONE FARE CINEMA – Fondazione Fare Cinema – presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini – nasce nel 2017, come punto di arrivo del percorso iniziato a Bobbio nel 2010 da Ass. Marco Bellocchio (composta da Marco Bellocchio, dal figlio Pier Giorgio e da Paola Pedrazzini) e, prima ancora, nel 1995 dal Maestro Bellocchio, che decise di dare vita al progetto di formazione “FareCinema”, laboratorio per insegnare il mestiere della regia cinematografica ai giovani.
Fondazione Fare Cinema, che vede tra i soci fondatori l’Istituto Luce, è il centro di alta formazione cinematografica che offre ogni anno corsi (regia, sceneggiatura, produzione, critica cinematografica…) progettati e costruiti coinvolgendo, nella direzione didattica e nella docenza, registi, sceneggiatori, autori e professionisti del settore, di altissimo profilo artistico.
L’eccellenza dei docenti, l’originalità dei percorsi didattici che prevedono perlopiù un esito artistico, la sinergia tra teoria e pratica caratterizzano la proposta formativa di Fondazione “Fare Cinema”.
Caratteristica primaria dei corsi di regia ideati da Fondazione Fare Cinema è quella di dare agli studenti la straordinaria occasione di seguire e partecipare direttamente alla preparazione e alle riprese di un film diretto da un grande Maestro del Cinema, acquisendo conoscenze e competenze cinematografiche “sul campo”.
Nella “library” di Fondazione Fare Cinema ci sono cortometraggi diretti da Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Daniele Ciprì, Franco Piavoli, Sergio Rubini, i Manetti Bros, Giorgio Diritti.
Oltre all’attività formativa e in stretta connessione ad essa, Fondazione Fare Cinema progetta ogni anno in estate lo storico Bobbio Film Festival.

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