“Divido questo premio con l’Esercito. Vaccinarsi unico modo per sconfiggere il virus” fotogallery

Il cortile monumentale di Palazzo Farnese ha ospitato la cerimonia di conferimento al generale Francesco Paolo Figliuolo del riconoscimento civico e del premio “Piacenza riparte dalla Cultura”, attribuitogli dal Comune di Piacenza, a conclusione della sua visita in giornata nella nostra città.

Dopo la consegna del premio, da parte del sindaco Patrizia Barbieri e dall’assessore Jonathan Papamarenghi, si è tenuto il concerto “Che commedia… Divina”, organizzato dal Comune e dal Secondo Reggimento del Genio Pontieri.

“Grazie alla città di Piacenza – ha detto il Generale -, i complimenti per la gestione della crisi covid vanno al sistema Italia, alle forze armate, a tutti quelli che hanno operato sul campo. Da parte mia, ho messo il massimo dell’impegno, in sinergia con il capo di Stato maggiore dell’Esercito e della Difesa, noi ci prepariamo per ogni evenienza; abbiamo cercato di correre al riparo per combattere questo virus che ha mietuto 130mila vittime, c’è ancora tanto dolore per chi ha perso i propri cari e ancora porta i segni della malattia, il long covid. A loro va il mio pensiero”.

“Nel pomeriggio ho avuto modo di visitare l’ospedale di Piacenza e incontrare i sanitari, è stata una bella esperienza, carica di emotività, vedere donne e uomini che si impegnano per la collettività. Tutti dobbiamo fare la nostra parte: questo premio va all’Esercito, alla struttura commissariale, dove siamo già al lavoro per il proseguo della campagna vaccinale con la terza dose per chi la dovrà fare. Noi ci siamo sempre, questo è il motto dell’esercito. Piacenza ha un sistema che funziona, ha creato delle innovazioni come le Usca, unità che curano a domicilio i malati, perchè questo virus si vince grazie a una diagnosi precoce e a una cura veloce. Questo è un passaggio, l’altro è il vaccino. Rinnovo il mio appello a aderire alla vaccinazione, è l’unico modo per riappropriarci del nostro futuro. Come ha detto il presidente Mattarella, è un dovere morale e civico”.

Il discorso del sindaco Patrizia Barbieri – Nel porgere il più cordiale e sincero benvenuto al Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario per l’emergenza Covid 19 che oggi ci onora della sua presenza, ringrazio le Autorità civili e militari, nonché tutti i cittadini partecipi di questo evento, portando anche il saluto del Prefetto, che ci teneva a condividere con noi questo importante momento. Come Sindaco e Presidente della Provincia, è per me motivo di grande orgoglio ed emozione accogliere ufficialmente il Generale Figliuolo nella cornice di Palazzo Farnese, in una serata in cui affidiamo all’arte, alla musica e alla cultura un messaggio di solidarietà e speranza che riafferma ed evidenzia il profondo legame tra l’Esercito Italiano e la comunità piacentina.

Se ne è fatto interprete, sulle note dell’inno nazionale che abbiamo appena ascoltato, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, vanto per la nostra città di cui ha portato alto il nome, in occasione della Festa della Repubblica, eseguendo il “Canto degli Italiani” – sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti – in una registrazione diffusa nelle sedi delle nostre ambasciate in tutto il mondo. E a trasmetterci un profondo significato di unità e coesione nel segno della cultura sarà lo spettacolo che andrà in scena a breve, dedicato al sostegno di Telethon e promosso dal 2° Reggimento Genio Pontieri, che ringrazio unitamente alle diverse realtà associative coinvolte, in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

E’ in questa circostanza speciale, nel contesto di un’Estate culturale che abbiamo vissuto come simbolo di rinascita, che intendiamo rendere un doveroso, sentito tributo all’impegno, alla dedizione e allo spirito di servizio con cui le donne e gli uomini delle nostre Forze Armate ci hanno accompagnato nel percorso più difficile che il Paese abbia affrontato dal secondo Dopoguerra in avanti. Lo faremo attraverso la consegna, al Generale Figliuolo cui siamo grati per aver accolto il nostro invito, di un duplice riconoscimento che assume, per tutti noi, una valenza molto importante, nella consapevolezza di quanto sia stato duro l’impatto della pandemia sul nostro territorio e del ruolo determinante che l’Esercito ha svolto – in un contesto di reciproca collaborazione tra le istituzioni – per garantire supporto, assistenza e un solido, insostituibile punto di riferimento, cui la collettività piacentina ha sempre potuto guardare con fiducia.

Pregiatissimo Signor Generale, mi rivolgo direttamente a Lei per esprimere, dando voce ai miei concittadini, la gratitudine e la stima di una comunità intera per il lavoro insostituibile, il coraggio e l’esemplare senso di responsabilità con cui l’Esercito Italiano ha sostenuto e preso per mano il nostro territorio dal febbraio 2020 ad oggi.

Sappiamo bene con quale sensibilità e coinvolgimento, in quei mesi terribili della primavera 2020, lei abbia seguito il drammatico evolversi della situazione in veste di Comandante Logistico dell’Esercito. Nonostante la complessità del suo incarico, la costante disponibilità all’ascolto, la lungimiranza e l’esperienza delle sue decisioni, ispirate a un’umanità autentica di cui le saremo sempre riconoscenti, hanno consentito la decisiva attuazione di tutti gli interventi volti a contenere l’ondata più devastante del virus, facendoci percepire, ad ogni passo, la vicinanza concreta e tangibile di cui sono stati interpreti e testimoni i Corpi militari operativi sul territorio.  

Questi stessi princìpi di solidarietà e generosa condivisione hanno animato, sotto l’egida della sua costante attenzione, l’infaticabile opera del Polo di Mantenimento Pesante Nord (guidato, sino al luglio scorso, dal Generale Sergio Santamaria la cui opera sarà sempre legata alla storia di questa Città) nell’assicurare, con il contributo fondamentale del 2° Reggimento Genio Pontieri, il tempestivo allestimento dell’ospedale da campo nelle fasi più critiche dell’emergenza sanitaria e – grazie alla preziosa collaborazione dell’Aeronautica Militare – la destinazione degli alloggi di San Polo, afferenti alla base di San Damiano, come struttura di accoglienza per i pazienti in isolamento. Ma anche, non appena è stato possibile, l’immediata funzionalità dei centri vaccinali, a cominciare da quello, tuttora attivo a pieno regime, collocato nell’area di propria pertinenza appositamente adeguata allo scopo, nei pressi di viale Malta.

E non possiamo dimenticare, nel riavvolgere le tappe di un cammino che sentiamo di aver percorso insieme, un gesto che resta scolpito come un abbraccio, come una mano tesa quando più ne abbiamo avuto bisogno: la dotazione, grazie alla provvidenziale azione di raccordo tra il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, il Corpo militare della Croce Rossa e il Ministero della Difesa, dei container con celle refrigeranti che hanno risparmiato a tante famiglie, nella compostezza e nella dignità del lutto, la sofferenza ulteriore di non poter rendere l’ultimo saluto ai propri cari sulla soglia di casa. In ciascuno di questi interventi, Signor Generale, c’è l’impronta del suo personale e diretto impegno, la volontà e la cura che ha avuto nel non lasciarci mai soli.

E’ con queste motivazioni, per noi così cariche di significato, che questa sera vorremmo renderle omaggio non solo con la targa che avrò l’onore di porgerle a nome di tutta la cittadinanza, ma anche con la prima edizione del premio “Piacenza riparte con la Cultura”, dedicato a chi si è speso fattivamente, con generosità e ai massimi livelli, per permettere al nostro territorio e a una Nazione intera di tornare a prosperare, a fare progetti, a costruire il proprio futuro. Poggiando sulle basi di quel patrimonio di bellezza e conoscenza di cui l’arte è portatrice, capace di parlare a tutti con le suggestioni e l’intensità di un linguaggio universale. 

E’ così che rendiamo merito al suo eccezionale impegno ai vertici di un sistema chiamato a reagire con forza – reinventandosi, laddove necessario – per affrontare una minaccia globale di proporzioni inattese, consentendo una ripartenza che implica non solo il ritorno alla normalità e il superamento di una gravissima crisi socio-economica, ma anche la possibilità di riaffacciarci a un mondo in cui le relazioni interpersonali non rappresentino più un pericolo, ma ci possa essere restituita la spontaneità di un incontro con gli altri, l’emozione della condivisione e della fruizione collettiva della cultura. Il suo ruolo, in tal senso, è stato e resta tuttora decisivo, dapprima come Comandante Logistico dell’Esercito e, da sei mesi a questa parte, grazie all’impulso dato a una campagna vaccinale sempre più incisiva e capillare, come Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.

Siamo particolarmente felici, allora, che lei abbia voluto accogliere questo riconoscimento, tributatole da un Comune che dieci anni fa ha concesso la cittadinanza onoraria al Polo di Mantenimento Pesante Nord – oggi diretto dal Generale Daniele Durante – e nel 1983, per celebrarne il centenario della fondazione, al 2° Reggimento del Genio Pontieri, cui questa sera va il mio ringraziamento innanzitutto nella persona del colonnello Federico Collina. E’ la Piacenza che, nel solco di una tradizione profondamente radicata, nel 2014 conferì la prima benemerenza civica “Primogenita d’Italia” proprio all’Associazione nazionale Alpini, sulla scia dell’entusiasmo e del coinvolgimento suscitati quando ospitammo l’Adunata nazionale l’anno precedente, in segno di sincera gratitudine nei confronti delle Penne Nere per la loro presenza costruttiva e solidale sul territorio, per quel senso encomiabile del dovere civico, per la capacità e la volontà di farsi carico del bene comune.

Ideali di cui lei, Signor Generale, è oggi più che mai custode agli occhi di tutti gli italiani, che nella sua dedizione, nella coerenza e nell’adesione costante ai principi fondanti dell’Esercito Italiano, riconoscono il valore di tutte le donne e gli uomini che quotidianamente, come lei in prima linea, onorano la propria divisa. Questa serata è l’occasione in cui dire ancora una volta grazie, con tutto il cuore, a lei e a ciascuno di loro, ed è con profonda emozione che mi appresto, insieme all’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi e al Presidente provinciale Ana Roberto Lupi, a consegnarle ufficialmente i simboli della nostra riconoscenza.

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