Fiorenzuola, collettivo e tanto coraggio. Ma serve più maturità COMMENTO

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Un rigore nella fase iniziale della partita illude il Fiorenzuola, un altro rigore negli ultimi spiccioli di gara lo salva da una sconfitta immeritata.

Tra i due episodi una prestazione contraddittoria ed un risultato decisamente positivo e da ritenersi senz’altro equo perché, se il Renate è apparsa formazione dotata di un tasso tecnico superiore, il Fiorenzuola gli ha opposto qualità altrettanto importanti come l’organizzazione di gioco ed una freschezza atletica che alla fine ha pagato. Nonostante i due eclatanti risultati ottenuti nelle due gare iniziali il Fiorenzuola non è ancora squadra di categoria: lo diventerà quando avrà recuperato qualche giocatore oggi indisponibile e quando avrà maturato quell’esperienza necessaria per concedere meno supremazia all’avversario ed essere più cinico in fase offensiva. Per ora si vede e si ammira il lavoro ed il coraggio dell’allenatore Tabbiani che gioca con tre punte e mette in campo una formazione di giovani che si applicano con molta devozione tattica e spirito di sacrificio, ma ancora privi di quella esperienza utile a sopperire a qualche lacuna tecnica. Specie in fase difensiva si concede qualche libertà e qualche disattenzione di troppo all’avversario, specie sui palloni alti ed anche in fase di interdizione la mancanza di fisicità non permette un adeguato filtro davanti alla difesa.

In compenso i rossoneri si muovono bene sul campo con ottime geometrie che si sviluppano meglio sulle fasce esterne e con una lodevole partecipazione alla manovra. In formazione non ci sono elementi di spicco o importanti: tutti svolgono il loro compito con lodevole abnegazione. E’ ancora un po’ leggera ed il notevole slancio atletico talvolta porta ad evitabili errori, ma la squadra nel complesso piace e sa conquistarsi le simpatie per l’impegno e per il coraggio che esprime in ogni circostanza. Non è un caso che il predominio del Renate nel primo tempo abbia avuto un costo energetico che poi la squadra lombarda ha pagato nella ripresa quando il Fiorenzuola si è fatto arrembante ed aggressivo in tutte le zone del campo. Tra le positività il rientro di Bruschi, non ancora al meglio della condizione ma giocatore assai prezioso, come il continuo movimento di un ottimo Nelli. Ci aspettavamo qualcosa di più da Mamona, ma, in generale, tutti hanno meritato la sufficienza.

Con i rientri di Palmieri e di Scaroni e di qualcun altro la squadra valdardese acquisterà senz’altro più consistenza che, unitamente ad una maggior esperienza, potrebbe renderla competitiva già domenica prossima quando riceverà l’Albino Leffe.

Luigi Carini

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