“L’arte, gli outsider”. A Piacenza una tavola rotonda sull’Art Brut

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Si terrà nella giornata del 18 settembre, dalle 10 alle 14, presso Open Space 360° di Manicomics teatro a Piacenza, la tavola rotonda dal titolo “L’arte, gli outsider / tra storia e presente”.

La tavola rotonda vede dialogare alcuni dei nomi più significativi relativamente alla tematica dell’art brut, termine che sicuramente necessita di una spiegazione. Abbiamo chiesto a Brunello Buonocore di Asp Città di Piacenza di darci una spiegazione di cosa significhi. “Difficile spiegare con poche parole che cosa sia l’art brut. Cercando il termine in internet e su alcune enciclopedie si ricava: “nome dato a pitture, disegni, oggetti eseguiti da alienati, bambini, persone comunque estranee a un ambiente culturale e prive di qualsiasi educazione artistica. Le prime collezioni di art brut furono iniziate intorno al 1945 dal pittore Jean Dubuffet, che nel 1948 fondò la Compagnie de l’art brut, che ha curato alcune esposizioni e pubblicato dal 1964 un periodico (L’art brut)””.

“La mostra e l’incontro previste nelle date del 18 e del 19 settembre vogliono fornire un piccolo approfondimento su questa forma di espressione i cui risultati vengono a volte mostrati quando si parla di manicomi, di istituti e di altri luoghi chiusi. Molti pensano a Vincent Van Gogh, altri, forse più correttamente a NOF4, alias Fernando Nannetti, che durante la reclusione presso l’ospedale psichiatrico di Volterra, fu autore di un ciclo di graffiti considerato un capolavoro. Pochi purtroppo sanno che uno dei centri più importanti sull’art brut si trovava non molto lontano da Piacenza presso la Fondazione Sospiro, a pochi chilometri da Cremona, ben pochi conoscono l’esistenza della Casa dell’Art Brut e della splendida collezione della Fondazione Bussolera Branca, visitabile nei pressi di Casteggio. Nella nostra città va ricordato l’importante lavoro dell’Associazione Fuoriserie, una cui esponente, Veronica Cavalloni, parteciperà alla tavola rotonda”.

L’iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza e non a un gruppo di esperti selezionati, è stata promossa da Asp Città di Piacenza a cui il Comune di Piacenza ha affidato anche per il 2021 la parte di sensibilizzazione nell’area disabilità e fragilità sociale. Asp ha pensato di coinvolgere e incaricare Manicomics Teatro e Casa Clizia APS. Ne è uscito un programma che prevede una mostra, che si terrà negli spazi adiacenti al luogo del convegno, un piccolo convegno dove interverranno una serie di nomi significativi per la tematica e una performance finalizzata ad accompagnare la giornata. L’ingresso è libero, ma la prenotazione è necessaria dato l’esiguo numero di posti.

La Tavola Rotonda sulle tematiche dell’Art Brut con conseguente mostra e performance si terrà presso Open Space 360° Manicomics, via Scalabrini 19, a Piacenza. Il programma vedrà, oltre ai saluti istituzionali, la partecipazione di alcune personalità che si alterneranno. Ad aprire i lavori sarà Giorgio Bedoni, psichiatra e Docente Accademia di Belle Arti di Brera, con un intervento dal titolo “Art brut e outsider art, tra storia e presente”; seguirà Veronica Cavalloni, arteterapeuta del Dipartimento di Salute mentale Ausl Piacenza e Presidente della Associazione Fuoriserie, che racconterà la propria esperienza.

Seguirà Marta Rudoni, della Casa dell’Art Brut, centro di documentazione, ricerca ed esposizione di Art Brut e Outsider Art, storica dell’arte e responsabile del progetto Casa dell’Art Brut. A seguire Simona Olivieri, architetto e artista terapista che parlerà della realtà Atelier Diblu, come luogo di esperienze. Infine chiuderà la tavola rotonda Matteo Schianchi, dottore di ricerca all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e ricercatore in didattica e pedagogia speciale all’Università degli Studi di Milano Bicocca che tirerà le conclusioni con un intervento dal titolo: “Arte, diversità e differenza. Alcune precisazioni”. La tavola rotonda sarà moderata e condotta da Allegra Spernanzoni, presidentessa della Associazione “Casa Clizia APS”, di Piacenza, per la cura reciproca attraverso l’arte.

Nel corso della mattinata sarà presentata una breve performance degli ospiti della Residenza ASP curata da Casa Clizia APS e Manicomics Teatro e al termine sarà condotta una visita guidata alla mostra “VOLTI” a cura di: Veronica Cavalloni, Simona Olivieri, Marta Rudoni e all’esposizione del Progetto di incisione realizzato nel C.D. di Castelsangiovanni e Fiorenzuola D.S.M. Ausl Piacenza a cura di: dott. Maravita e dott.ssa Chiesa. La mostra potrà essere visitata anche nella giornata successiva alla tavola rotonda. L’incontro ha il sostegno e la collaborazione di: Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna, Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza, ASP Città di Piacenza Azienda Servizi alla Persona, Associazione Fuoriserie, Casa dell’Art Brut, Atelier DiBlu Arte, Associazione Casa Clizia, Manicomics Teatro, Teatro Open Space 360°.

Per informazioni scrivere a info@manicomics.it. E’ obbligatoria la prenotazione al seguente numero: 353 4302346. L’accesso alla tavola rotonda e alla mostra sarà regolamentato dalle disposizioni vigenti in materia di lotta e contrasto al Covid19.

IL PROGETTO DI INCISIONE DEI CENTRI DIURNI DSM – Nel chiostro dell’Open Space 360° Manicomics sarà possibile visitare, in entrambe le giornate, un’installazione che racconta il progetto di incisione realizzato nel Centro diurno di Castel San Giovanni e di Fiorenzuola del dipartimento di Salute mentale dell’Ausl di Piacenza. Il percorso, che coinvolge circa una ventina di persone, ha una forte valenza terapeutica e riabilitativa. “Gli utenti dei nostri Centri diurni psichiatrici – evidenzia il responsabile, Davide Maravita – sono pazienti di una cerca gravità clinica, che vivono spesso in condizioni di estremo isolamento sociale e relazionale, determinato dalla loro patologia. Esperienze di arte come questa, in cui è possibile favorire l’interazione con altre persone e anche con i professionisti sanitari, pur senza avere specifiche competenze artistiche, possono contribuire a sviluppare autostima e favorire gli scambi, affiancandosi alla terapia e favorendo il buon esito del riabilitazione”.

Gli oltre 400 segnalibri prodotti durante i laboratori saranno non solo esposti ma anche venduti dall’associazione Fuoriserie per finanziare le proprie attività.

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