Peppe Servillo e Geoff Westley raccontano le “Favole al telefono” di Gianni Rodari

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Nell’ambito della rassegna “I Parchi della Musica” – l’11 settembre (ore 21) va in scena lo spettacolo “Favole al telefono”, riproposizione musico-teatrale dello storico testo di Gianni Rodari, realizzato per i 100 anni dalla sua nascita su partitura di Peppe Servillo e Geoff Westley. Un progetto nato da un incontro in un caffè nel quartiere Monteverde, a Roma. Era il Gennaio 2020. Servillo e Westley avevano da più di un anno il desiderio di realizzare un progetto insieme. In quell’ora di incontro, tra tante idee messe sul tavolo, entrambi furono immediatamente concordi nel creare e sviluppare un progetto di Music Theatre basato sulle “Favole al Telefono” di Gianni Rodari. Scelsero alcune favole per dare inizio a quell’avventura.

Westley cominciò, subito dopo quell’incontro, a comporre musica originale e ad arrangiarla per un organico di 7 musicisti: pianoforte, 2 sax (che doppiano flauti e clarinetti), corno, violino, contrabasso, percussioni. Musiche originali che non sono un semplice accompagnamento ai testi recitati, ma componimenti integrati nel testo e fortemente descrittivi. Servillo sarebbe stato la voce recitante che racconta le favole. Per ogni brano un’introduzione musicale, poi la musica che diventa sottofondo, sul quale Servillo inizia il racconto. Ogni tanto, al momento giusto, c’è una pausa nel racconto e la musica diventa protagonista, prima di tornare ad essere sottofondo, perchè continui la narrazione della storia.

La straordinaria capacità di invenzione di Rodari si coniuga con l’osservazione della realtà contemporanea, senza però mai scadere nel moralismo fine a sé stesso. Il ragionier Bianchi, rappresentante di commercio degli anni Sessanta, che al telefono ogni sera racconta alla sua bambina favole dagli esiti imprevedibili, appartiene alla nostra vita quotidiana, questa figura può essere uno di noi. Le “Favole al telefono” sono un testo ormai classico, non conoscono il passare del tempo, conservano immutate le doti originali di eleganza, di ironia, di freschezza: i personaggi anticonformisti e gli eventi imprevisti, le dolcissime strade di cioccolato, i saporitissimi palazzi di gelato, i numeri paradossali e le domande assurde costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che Gianni Rodari sapeva coniugare con la puntuale, seria e civile osservazione della realtà.

“Queste “Fiabe” – ha commentato in più occasioni Servillo – non sono figlie delle celebrazioni per i cent’anni dalla nascita di Rodari, quanto dell’amore per questo autore che coltivo con mia moglie, che è insegnante e lo usa nella pratica di tutti i giorni, e dell’amicizia che mi lega al compositore Geoff Westley che ho conosciuto anni fa a Milano, in occasione di un concerto per De Andrè eseguito con l’Orchetra Verdi; da tempo pensavo a un progetto originale da realizzare con lui. Che si adattasse ai nostri specifici: un testo interpretato da me e accompagnato dalle sue musiche”.

Le “Fiabe” permettono la realizzazione proprio dell’idea di integrazione tra parole e musica, di interazione tra il linguaggio della fantasia e quello musicale. Ancora Servillo: “Le due cose qui convivono: il testo è partitura, e la musica ne interpreta la natura, senza quelle sovrapposizioni che solitamente danneggiano la comprensione della parola. Geoff parla perfettamente l’italiano, e quindi è anche stato in grado di esprimerne ogni sfumatura”. La formazione da camera che le esegue, composta dallo stesso Westley al piano e da Serafino Tedesi al violino, Alberto Lo Gatto al contrabbasso, Valerio Galla alle percussioni, Andrès Villani al sax e flauto, Giovanni Forestan al sax e clarinetto, Giovanni Strinati al corno, ha sonorità diverse che evitano “la trappola” del semplice accompagnamento.

Ingresso: Euro 15,00 (posto unico) Euro 10,00 (ragazzi fino ai 14 anni). 

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