“Ricerca e innovazione per una crescita responsabile preservando le risorse del pianeta”

“Da quando il tema della salvaguardia del pianeta è entrato prepotentemente nel dibattito quotidiano e nelle agende politiche la parola “sostenibile” è abusata, personalmente preferisco parlare di “crescita responsabile”.

Così Emilia Blanchetti esperta di comunicazione sui temi ambientali di fronte all’ampia platea dell’Agriturismo La Tosa per il secondo appuntamento del ciclo di incontri di divulgazione scientifica A Cena Con la Scienza organizzato da Confagricoltura Piacenza e Agriturist. “A fronte della crisi del 2008 è stato coniato il termine “decrescita felice”, ma se si decresce si è infelici, bisogna quindi lavorare per una crescita che possa essere responsabile, mettendo in campo tutte le tecnologie per progredire preservando le risorse del pianeta perché anche non agire comporta dei danni. Tanto è vero che si parla dei costi del non fare – prosegue Blanchetti, che racconta ai presenti come la popolazione si dichiari favorevole all’uso delle energie rinnovabili, ma poi nei fatti siano proprio i progetti di impianti di questo tipo che vedono sorgere i vari comitati figli della sindrome Nimbi (Not In My Backyard).

“Ultimamente i più contestati sono gli impianti di biogas – spiega – perché è la tipologia che maggiormente viene realizzata. Eppure si tratta di opere con un bilancio costi-benefici assolutamente positivo, ma le persone hanno dei bias cognitivi che li portano ad avere paura di ciò che non conoscono. Oggi in Italia ci sono circa 300 impianti la cui operatività è bloccata dai comitati. Sono stati pubblicati dati che stimano, nei quindici anni tra il 2015 e il 2030, un danno per questa alzata di scudi pari a oltre 600 miliardi di euro, come costo della non realizzazione di impianti e strutture che invece dovrebbero essere realizzate. Se vogliamo un progresso combattendo il cambiamento climatico, dobbiamo trovare il punto di equilibrio mettendo in campo la ricerca e l’innovazione”.

Un approccio condiviso da Confagricoltura Piacenza che più volte ha denunciato “l’immobilismo della politica di fronte alla necessità di realizzare infrastrutture e opere strategiche per uno sviluppo dell’economia e dell’agricoltura che sia al contempo rispettoso dell’ambiente”. Da oltre dieci anni Blanchetti segue il coordinamento scientifico del programma del Festival dell’Energia, ora il Verde e Blu Festival, e delle pubblicazioni legate al Nimby Forum. È autrice del romanzo “Tramonti d’occidente” e co-autrice, insieme ad Elena Comelli, di “Adesso Tocca a noi – siamo stati il problema possiamo essere la soluzione”. E proprio prendendo spunto dalle interviste del suo ultimo libro, Blanchetti ha passato in rassegna alcuni casi di successo come Planet Farms: la vertical farm più grande d’Europa che produce colture idroponiche alle porte di Miliano. Il dibattito con i presenti, tra cui imprenditori agricoli, diversi docenti dell’Università Cattolica, collaboratori di Confagricoltura e operatori del mondo della comunicazione, si è infine spostato sulle difficoltà che l’agricoltura moderna e competitiva riscontra nell’avere un dialogo costruttivo con la società civile che da un lato si nutre con ciò che l’agricoltura produce, ma dall’altro ne ha un’immagine distorta talvolta bucolica e idealizzata, più spesso ingiustificatamente deteriorata.

“Paghiamo un modo di fare comunicazione – ha detto Michele Lodigiani, coordinatore del ciclo di incontri – che tende a semplificare i problemi complessi e a compiacere il senso comune che, in campo ambientale, spesso ha poco a che fare con la realtà. Personalmente ho riscontrato qualche criticità anche nel libro che abbiamo presentato questa sera, ma ad Emilia Blanchetti va riconosciuto un approccio onesto ed una sincera volontà di capire i problemi e di contribuire, attraverso il suo impegno professionale, alla loro soluzione, il tutto accompagnato da un tono garbato che ritengo un ingrediente fondamentale e troppo spesso accantonato nel dialogo esacerbato della comunicazione contemporanea che, complici i social media, si sta sempre più semplificando e destrutturando in slogan”. Invitando tutti a tavola il coordinatore ha infine colto l’occasione per dare appuntamento al prossimo incontro, ultimo in programma del dodicesimo ciclo di A Cena con la Scienza: l’8 ottobre all’agriturismo Boschi Celati con Silvano Fuso, docente di Chimica e divulgatore scientifico, con la sua relazione “Ieri, oggi e domani: premi Nobel, illusionisti, fanatici e ciarlatani”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.