Le Rubriche di PiacenzaSera - Cooperazione

“Stati Generali del Welfare” Legacoop e Confcoop al Comune: “Lavoriamo insieme su nuovi progetti”

“Stati Generali del welfare” lavoriamo insieme su nuove progettualità nell’inserimento lavorativo persone svantaggiate – La nota di Confcooperative e Legacoop Emilia Ovest

Esprimiamo un convinto plauso – dichiarano rispettivamente il presidente di Confcocoperative Piacenza, Daniel Negri, e il vicepresidente di Legacoop Emilia Ovest, Fabrizio Ramacci – alla volontà annunciata dal Comune di Piacenza di indire, questo autunno, gli “Stati Generali del welfare” per fare il punto su tutto quanto ruota attorno ai servizi che vanno a favore dei cittadini e delle famiglie. Apprezziamo quindi sia l’intento concertativo espresso dal Sindaco Patrizia Barbieri sia la possibilità di lavorare assieme per creare nuovi servizi per i cittadini e maggiori opportunità per le imprese piacentine”

Il campo d’azione sarà quindi, giocoforza, molto ampio, ma la cooperazione chiede di poter delineare anche un ambito dedicato al tema delle opportunità lavorative per le persone disabili e a svantaggiate, costruendo un percorso insieme all’amministrazione comunale e a tutti gli attori del territorio sensibili all’argomento. Le proposte del mondo cooperativo, sono quindi già indirizzate su alcuni temi specifici che si chiede possano già essere affrontati all’interno degli Stati Generali in programmazione. Fra questi una verifica dello “stato dell’arte” a Piacenza dell’iscrizione alle liste di collocamento mirato. “Certo vogliamo tornare – spiegano Negri e Ramacci – sul tema dell’incentivazione e promozione dell’art. 22, e magari costruire, con l’Amministrazione, un progetto specifico. Potrebbe fungere da esempio il recente accordo stipulato fra centrali cooperative e Confindustria e Confapindustria Piacenza sul tema dell’inserimento lavorativo di persone disabili. L’intesa infatti consente di dare risposta alle esigenze delle aziende di assolvere agli obblighi di legge di assunzione di disabili grazie al coinvolgimento delle cooperative sociali di tipo B, che si fanno carico dell’inserimento di questi lavoratori, a fronte di commissioni, presso le aziende interessate sotto la supervisione del Centro per l’Impiego Provinciale. La cornice normativa di questo accordo è appunto sancita dall’articolo 22 della legge regionale 2005 che, prospettando situazioni di maggiore flessibilità, potrebbe ampliare il numero di persone disabili immesse al lavoro”.

“Con questi presupposti – proseguono Negri e Ramacci – riconoscendo che già il Comune riserva alle cooperative sociali di tipo B diversi servizi, vorremmo ragionare serenamente in merito a quali altri servizi o lavori in appalto potrebbero, per le loro caratteristiche, prevedere vincoli sull’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Un altro tema importante in grado di coniugare lavoro e “green” è l’agricoltura sociale che in futuro diventerà sempre più importante, anche per una certa nuova predisposizione al consumo di tipo “etico”. “A questo proposito – concludono – vorremmo lanciare un appello all’Amministrazione Comunale di Piacenza affinché venga salvaguardata l’attività attualmente svolta dalla cooperativa sociale agricola “Gli Spinoni” che verrebbe compromessa dall’insediamento del nuovo ospedale, attraverso un supporto nella ricerca di una nuova area idonea per la produzione di biologico.

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