Comunali, la ricetta di Bisotti (Pd): “Coalizione larga e un candidato trascinatore”

Un programma “frutto della più ampia partecipazione possibile” e tempi celeri (entro dicembre) per la definizione del progetto. Poi, a stretto giro, l’individuazione della leadership della coalizione e l’avvio a testa bassa di una campagna “di prossimità” che “raggiunga tutti gli elettori con la pazienza e la coerenza di chi davvero vuole metterli al centro della propria azione amministrativa”.

Così il Partito Democratico di Piacenza organizza la riscossa alle elezioni comunali di metà 2022 nella sfida al centrodestra del sindaco uscente Patrizia Barbieri, che nel 2017 ha chiuso l’esperienza dell’ininterrotto governo quindicinale del centrosinistra piacentino. Lo racconta all’Agenzia Dire l’attuale segretario provinciale del Pd, Silvio Bisotti. Nella città emiliana prostrata dal Covid e macchiata nel 2020 dagli scandali dei Carabinieri “infedeli” della Caserma Levante e del presidente del Consiglio comunale (Giuseppe Caruso di Fratelli d’Italia) condannato a 20 anni per collusione con la ‘ndrangheta, è attivo da circa dieci mesi il tavolo di coalizione “Alternativa per Piacenza” che si riunirà nuovamente i prossimi 28 ottobre e 4 novembre. Il primo incontro sarà dedicato allo stato del programma, il secondo alla messa a fuoco dei nominativi per la candidatura a sindaco. Più facilmente, in questa fase, una rosa piuttosto che un petalo.

Tra le varie iniziative del tavolo, Bisotti ricorda anche il sondaggio del febbraio scorso tra i cittadini sull’operato dell’attuale amministrazione, che ha restituito risultati in linea col giudizio dell’opposizione. “Lungi da ogni partigianeria o pregiudizio- spiega il segretario- come Pd ci siamo affidati ad un questionario somministrato a più di mille cittadini, il cui esito ha attestato una valutazione gravemente insufficiente dell’attuale amministrazione con un focus particolare sull’emergenza ambientale, oltre alla carenza di progettualità e di visione”.

La formula del centro sinistra “largo” dei ballottaggi di Roma e Napoli è per Bisotti la strada giusta ma, del resto, anche quella già imboccata a Piacenza. “È il modello a cui stiamo lavorando da dieci mesi- conferma- con un metodo impegnativo che ha come obiettivo una coalizione che sia non solo l’esito di una sommatoria di ceti dirigenti, ma di una grande partecipazione dal basso civica e politica”. Ovviamente, precisa il segretario, “con una forte connotazione riformatrice di centrosinistra”. Uno schema seguito anche in regione a Bologna e Rimini (con vittoria dei dem al primo turno) dove, a giudizio del piacentino, “si è raccolto il frutto del buon lavoro dei sindaci uscenti, ma si è anche stati in grado di rilanciare con progettualità ancora più ambiziose per il futuro”. Quanto ai rapporti con gli alleati Bisotti evidenzia: “Il Pd è parte integrante di Alternativa per Piacenza senza però atteggiamenti arroganti, favorendo piuttosto e con generosità dinamiche inclusive verso tutte quelle realtà politiche, civiche e associative a cui sta a cuore un futuro di rilancio della città basato su progetti ambiziosi ma realizzabili, con al centro il miglioramento della qualità della vita”.

Una posizione quindi trasparente e aperta, che non a caso si riflette anche nel metodo dei lavori in corso: “Il cronoprogramma che definirà le caratteristiche del progetto prevede che entro dicembre si concluda l’impegnativo sforzo dei quattro gruppi di lavoro incentrati sulle aree tematiche più importanti per il governo della città. Gruppi di lavoro aperti ed i cui esiti verranno validati dell’assemblea plenaria di Alternativa per Piacenza con una formula di democrazia partecipata vera”.

A chi gli chiede se per il candidato sindaco si è più orientati verso una figura civica o politica, Bisotti risponde: “Nessuna rigidità. L’importante è che sappia entrare convintamente nell’impegnativo progetto che è decollato diventandone coprotagonista, trascinatore, garante di coesione, fortemente credibile per l’elettorato”. Ecco perché “la scelta della candidatura a sindaco (sia al femminile che al maschile), è un obiettivo prioritario insieme ad un programma frutto della più ampia partecipazione possibile”. Pensando alle sfide strategiche per Piacenza, il segretario Pd risponde con convinzione: “Senza alcun dubbio, in particolare per una città collocata in un territorio con tassi di inquinamento altissimi e fortemente provata dall’emergenza pandemica, il tema centrale e trasversale dovrà essere la risposta all’emergenza ambientale”. Per questo “ogni scelta di competenza del Comune -dal welfare alla mobilità, dalla pianificazione urbanistica alle infrastrutture-, tutto, dovrà essere valutato con i criteri della sostenibilità ambientale. Gli strumenti già ci sono, vanno applicati e certamente migliorati in forte integrazione con la Regione ed il Governo”.

In conclusione Bisotti interviene sul tema della logistica, principale polmone economico della provincia ma- come nel caso di Amazon- spesso fonte di tensioni sociali. “L’attenzione alle ormai note problematiche collegate alla presenza sul territorio provinciale di Amazon è massima sia da parte delle forze sociali che istituzionali”, premette. Tuttavia, conclude, “credo che qualche primo segnale di miglioramento si stia delineando sotto il profilo più generale dei benefici in termini di tassazione a favore del Paese che ospita l’insediamento, ma anche sul terreno dei rapporti sindacali”.

(fonte Agenzia Dire)

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