Fondazione, ok al piano 2022 “Erogazioni salgono a 6 milioni, il 40% al welfare”

Il Consiglio Generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha approvato questo pomeriggio (25 ottobre), all’unanimità, il Piano Annuale 2022 del Documento Programmatico Previsionale Pluriennale 2021-2023, principale atto d’indirizzo strategico predisposto dal Consiglio di Amministrazione.

All’attività istituzionale – fa sapere una nota dell’ente di via Sant’Eufemia – saranno riservati sei milioni di euro, un milione e mezzo in più di quanto prevedeva il DPP triennale approvato nell’ottobre 2020: un incremento attuato senza utilizzare il Fondo stabilizzazione erogazioni future e consentito dal dimezzamento delle imposte sui dividendi azionari incassati dalle fondazioni bancarie e dalla maggiore remunerabilità degli investimenti.

Dal punto di vista strategico, il Documento “recepisce le istanze del territorio emerse dagli incontri a Piacenza e Vigevano, avviati dal presidente Roberto Reggi subito dopo l’insediamento e terminati, la settimana scorsa, con la presentazione della bozza delle linee programmatiche a palazzo XNL”. Incontri con i quali la Fondazione ha inteso “rafforzare il legame con la comunità, per ragionare insieme sulla gestione delle criticità e sulle opportunità di crescita del territorio. Il risultato è la definizione di tre obiettivi strategici, collegati tra loro: iniziative per la cura e l’inclusione, trasversali a tutte le fasce d’età (Al servizio delle persone); implementazione delle attività di crescita e innovazione (Accompagniamo lo sviluppo); sostegno al benessere della comunità, dalla cultura al diritto allo sport (Per una migliore qualità della vita)”.

Le linee programmatiche – spiega la Fondazione – troveranno la loro realizzazione nei settori di intervento definiti dallo Statuto della Fondazione: per tutti è previsto un aumento delle risorse, rispetto all’esercizio 2021. L’area “welfare” si segnala come ambito prioritario: ad essa, complessivamente, è attribuito il 40% del totale, pari a 2.400.000 euro. Nel dettaglio, la percentuale di attribuzione delle risorse ai singoli settori sarà la seguente: Arte, attività e beni culturali 25% (1.500.000 euro); Educazione, istruzione e formazione 24% (1.440.000 euro); Volontariato, filantropia e beneficenza 20% (1.200.000 euro); Assistenza agli Anziani 10% (600.000 euro); Ricerca Scientifica e Tecnologica 10% (600.000 euro); Famiglia e valori connessi 10% (600.000 euro); Altri Settori 1% (60.000 euro). Dal punto di vista operativo, saranno due in particolare le novità: il ricorso per la prima volta ai bandi, per focalizzare le strategie su obiettivi specifici e favorire la coprogettazione, e l’implementazione delle attività di analisi e monitoraggio sull’esito delle iniziative finanziate, affinché la valutazione dei risultati migliori l’impatto positivo generato sul territorio.

Soddisfatto dell’esito della votazione, il presidente Roberto Reggi traccia la linea per i mesi a venire: “Ora che le linee operative e programmatiche sono state accolte, ci attende un lavoro importante. Da parte nostra, vogliamo continuare a tenere aperte queste finestre di dialogo con il territorio. Alcuni dei grandi progetti che ci attendono stanno prendendo forma, e vorrei che fossero accompagnati dalla discussione e dall’interesse collettivo”. Va in questo senso il grande evento che a dicembre, in occasione del trentesimo compleanno delle fondazioni bancarie, avrà come cornice il Complesso di Santa Chiara, di proprietà della Fondazione: “Il futuro di questi spazi, nei quali prevediamo di creare uno studentato per i giovani universitari e una residenza per persone fragili – sottolinea Reggi – rappresenta l’idea di intervento che ci piace: capace di unire sviluppo e inclusione, crescita e welfare, in un luogo permeabile alla città e con spazi comuni di fruizione pubblica”.

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