Gandolfi e quel 66 per cento: “Vince la squadra, i fiorenzuolani mi considerano uno di loro”

Un consenso in parte inatteso, che gli affida un secondo mandato decisamente pesante. Ampio gradimento vuol dire infatti anche grande responsabilità nei confronti dei suoi concittadini, ma Romeo Gandolfi lo sa bene.

Confermato sindaco di Fiorenzuola con oltre il 66 per cento, non si aspettava una percentuale così elevata, ma la spiega così: “i cittadini di Fiorenzuola mi hanno riconosciuto come uno di loro, che vive in mezzo a loro, qui mi hanno votato anche tante persone di origine straniera perchè hanno avuto fiducia”. Gandolfi si definice un “non politico” che tuttavia ha concordato coi partiti un sostegno chiaro e trasparente, per questo aveva i loro simboli nella lista, non li ha “nascosti” come gli avversari.

Un risultato elettorale così ampio se l’aspettava, sindaco? No, è stato assolutamente inatteso, anzi non era scontata neppure la riconferma visto che avevo contro un candidato con tutto lo schieramento di centrosinistra. Un consenso così ampio è merito non solo mio, ma anche di tutta la squadra al mio fianco, non mi sono mai sentito solo perchè abbiamo portato avanti un lavoro a stretto contatto con la gente, ogni giorno, ed è ripreso subito oggi. 

Forse nell’ampiezza della sua vittoria pesa anche qualche errore degli avversari? Non lo so, in questi anni sono sempre andato avanti per la mia strada, senza fare troppa attenzione alle polemiche, forse altri hanno perso un po’ di credibilità. Nell’affrontare i problemi ho adottato la logica delle priorità, prima abbiamo offerto risposte ai bisogni più urgenti, dando la precedenza a certe situazioni e facendo aspettare altre, nella totale trasparenza. Credo che questo metodo sia stato apprezzato.

La sua vittoria va in controtendenza rispetto agli insuccessi nazionali del centrodestra, forse ci vorrebbero più candidati col suo profilo per vincere? Non so rispondere a questa domanda perchè io non sono un politico. Quello che mi ha fatto fare bene in questi anni è che sono sempre rimasto un cittadino di Fiorenzuola in mezzo agli altri cittadini, questo mi ha facilitato nel lavoro. Ho fatto il sindaco dentro una logica di servizio. Sono una persona nata e cresciuta a Fiorenzuola e questo mi è stato riconosciuto dai cittadini, ho stabilito un rapporto di fiducia anche con tanti fiorenzuolani di origine straniera, per questo mi hanno votato. 

Lei si definisce un non politico, ma ha voluto i simboli sulla lista senza nascondere i partiti? Sì, perchè i miei obiettivi erano anche i loro, nella chiarezza.

Ha già pensato alla nuova giunta, ci saranno molte conferme? Sicuramente, perchè abbiamo lavorato bene insieme. Mi prenderò una settimana per decidere. Credo che ci sarà anche qualche novità, valuteremo insieme in base alle disponibilità personali, a seconda dell’impegno che ciascuno potrà dare. Fare l’amministratore in un comune come Fiorenzuola non è solo un lavoro, presuppone una disponibilità grande e di questo occorre tenere conto.

Ci sarà ancora un vicesindaco donna? Paola Pizzelli ha riscosso un grande successo di preferenze, i cittadini le hanno tributato molta fiducia. Vedremo…

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