I Cavalieri dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio riuniti a Palazzo Galli

Venerdì 22 ottobre a Palazzo Galli si sono riuniti i Cavalieri dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio per ricordare l’evento storico del passaggio del Gran Magistero dell’Ordine dalla nobile e imperiale famiglia Comneno alla famiglia Farnese. Con bolla “Sincerae Fidei” del 24 ottobre 1699, il Papa Innocenzo XII ratificò il passaggio del Gran Magistero al Duca di Piacenza e Parma Francesco Farnese. Evento storico molto importante per l’Ordine Costantiniano e per Piacenza, che visse un momento di assoluta centralità nella storia dell’Ordine.

Ordine Costantiniano di San Giorgio

Per ricordare questo evento, nel 2017 i Cavalieri piacentini dell’Ordine Costantiniano fecero restaurare il busto del Principe Comneno recuperato in un magazzino comunale e da allora presente a Palazzo Farnese (Museo civico). Il Gran Magistero rimase ai Farnese fino alla estinzione della famiglia passando ai Borbone per il tramite di Elisabetta Farnese, ultima dei Farnese, in quanto moglie di Filippo V di Spagna e madre dell’infante don Carlo di Borbone. Attualmente il Gran Magistero è detenuto da S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie Duca di Castro. L’Ordine Costantiniano è impegnato in attività eminentemente sociali, di assistenza ai più bisognosi e di beneficenza, non trascurando l’aspetto della cura spirituale dei Cavalieri e della Dame.

La serata si è conclusa con la consegna dei diplomi – da parte del Delegato regionale Corrado Sforza Fogliani Commendatore di Grazia – ai neo Cavalieri Costantiniani, alcuni giunti per l’occasione da Ferrara. L’arciprete della Chiesa Ortodossa padre Grigore Catan ha ricevuto, invece, l’onorificenza della Real Casa di Francesco I per le sue attività pastorali che da anni svolge con impegno e dedizione nella comunità ortodossa piacentina. Nell’oratorio di San Dalmazio è stata poi celebrata la Santa Messa da Monsignor Arnaldo Morandi, Gran Ufficiale di Grazia ecclesiastico, Segretario generale dell’Ufficio del Gran Priore Cardinale Martino, e concelebrata col Priore vicario don Stefano Antonelli, in assenza per impegni del Priore Monsignor Gianni Ambrosio.

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