E’ emergenza idrica In Val d’Arda” Via libera all’intervento della Protezione Civile”

Riunione straordinaria nella mattinata del 29 ottobre dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel distretto del Po sulla situazione idrica della Val d’Arda in provincia di Piacenza. La situazione nella valle piacentina preoccupa notevolmente: oltre ai provvedimenti presi per un intervento di emergenza si preannunciano precipitazioni nei prossimi giorni che ci si augura possano attenuare la stretta morsa siccitosa che si prolunga dal periodo estivo. Intanto l’acqua scarsa della diga di Mignano è stata destinata a supporto della rete acquedottistica.

Il quadro più critico riguarda in particolare tre comuni, Gropparello, Vernasca e Lugagnano che vengono alimentati in tutto o in parte dall’acqua della diga di Mignano. “Pur essendo in ottobre  – spiega il sindaco di Gropparello Armando Piazza – siamo molto vicini al limite per le scorte idriche, confidiamo in un cambio del tempo e nelle precipitazioni attese nei prossimi giorni. Altrimenti siamo pronti ad adottare misure straordinarie come la limitazione dell’utilizzo di acqua potabile e l’utilizzo delle autobotti come nel 2017. Speriamo di non dover ricorrere a questi rimedi”.

La nota stampa dell’Osservatorio – L’incremento progressivo dei livelli di criticità per l’approvvigionamento idrico, anche per utilizzo idropotabile, nel sempre più delicato contesto idrometeoclimatico della Val d’Arda ha obbligato oggi – 29 ottobre – tutti gli enti competenti nella gestione e governo della risorsa a riunirsi all’interno di una seduta straordinaria dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel distretto del Po convocato a Parma d’urgenza dall’Autorità distrettuale del Fiume Po-Ministero Transizione Ecologica su segnalazione degli enti territoriali, Regione Emilia Romagna in primis, dopo aver raccolto le istanze dei comuni piacentini di Vernasca e Gropparello in particolare, del Consorzio di bonifica di Piacenza e dei gestori del servizio idro potabile. Nel corso dell’incontro è chiaramente emersa la situazione specifica del bacino idrografico dell’Arda e del lago-invaso artificiale di Mignano in cui si stanno manifestando gli effetti della prolungata siccità causata dalla perdurante assenza di precipitazioni. Penalizzata da inizio anno la Val d’Arda ha subito infatti un drastico crollo delle piogge (complessivamente oltre il 25 % da gennaio ad oggi, soprattutto nei mesi estivi caratterizzati contestualmente da temperature più alte di 2-3°).

Osservatorio idrico fiume Po riunione

Lo scenario è appesantito dall’ulteriore assenza di rovesci anche nel mese di settembre ed in questa fase di inizio di autunno in ottobre. Al fine di garantire il soddisfacimento delle necessità del settore idropotabile, è stato stabilito come il quantitativo di risorsa da lasciar defluire quale Deflusso Minimo Vitale, a valle della diga, risulti pari al quantitativo di risorsa affluente all’invaso qualora lo stesso risulti inferiore al valore di 0.17 mc/s. Fermo restando che il Consorzio di Bonifica di Piacenza, concessionario della derivazione, ha ottemperato alle normali condizioni di esercizio, le ridottissime portate naturali fluenti in assenza di precipitazioni significative si esauriranno in breve periodo; pertanto, risulta opportuno e indispensabile operare al fine di preservare, il più possibile, la disponibilità di risorsa per l’uso idropotabile nell’invaso di Mignano. Al fine di fronteggiare l’attuale situazione di severità idrica si chiede di disporre, per motivi di somma urgenza, che nel torrente Arda siano lasciate defluire le sole perdite strutturali della diga e delle opere connesse, in modo che gli attuali afflussi all’invaso possano contribuire il più possibile a soddisfare le necessità idropotabili, garantendo il rispetto delle norme e prescrizioni dettate in materia di sicurezza idraulica e di tutela dell’ ecosistema fluviale.

L’Osservatorio prende atto dello stato idrico attuale e previsto, assegnando al bacino idrografico del torrente Arda lo scenario di severità idrica Alta. “Questo livello di alta criticità impone decisioni quanto più possibile rapide – ha dichiarato il Segretario Generale dell’Autorità distrettuale Meuccio Berselli – l’Osservatorio si rende perciò disponibile a fornire tutto il supporto informativo-operativo al fine di contribuire alla definizione delle decisioni per la gestione dell’emergenza da parte degli organi della Protezione Civile Nazionale insieme agli altri organi competenti. Queste carenze, spesso endemiche, che si sono verificate non di rado anche quest’anno in varie aree localizzate a macchia di leopardo nell’intero distretto del Po ma soprattutto in Emilia Romagna (a causa delle ripercussioni dei mutamenti climatici in atto), mostrano quanto sia sempre più necessario analizzare con cura ogni area con proprie peculiarità e trovare rimedi resilienti e opere infrastrutturali sostenibili in grado di alleviare le carenze manifeste”.

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