“Mi hanno dato il mitra come gli uomini” Addio a Claudia Catelli, la partigiana “Cicci” della Divisione Valdarda

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Addio Claudia Catelli “Cicci”, partigiana della 38esima Brigata, una delle ultime combattenti della Divisione Valdarda. La storica piacentina Iara Meloni racconta così la sua vicenda nella lotta di Liberazione:

Claudia Catelli è nata il 5 giugno 1925 a Besenzone, ma ha sempre vissuto a Lugagnano. Nell’inverno 1944 conosce per caso il partigiano Felice Crovini, della 38° Brigata, che le propone di aiutare le bande della montagna facendo la staffetta. Con il nome di battaglia “Cicci”, Claudia fa la spola tra Fiorenzuola e Lugagnano, portando informazioni e medicinali. Quando la sua attività partigiana viene scoperta, Claudia è costretta a entrare in clandestinità, e si unisce alle bande partigiane. Milita nel distaccamento di Prato Ottesola, comandato proprio da Felice, che dopo la guerra diventerà suo marito. «Allora sono andata a fare la partigiana combattente, mi hanno dato il mitra, come gli uomini». Con loro vive il terribile inverno del 1944/45 durante il quale, con i suoi compagni di distaccamento, riesce a sfuggire ai terribili rastrellamenti dei mongoli.

Nel 2014-2015 Claudia Catelli era stata intervistata da Iara Meloni, e la sua testimonianza era confluita nel volume “Memorie Resistenti”, e in un video curato da Roberto Dassoni e disponibile online https://vimeo.com/124617399. Molto attiva nella vita associativa del suo paese, Claudia Catelli era stata presidentessa dell’Anpi Lugagnano-Alta Val d’Arda, della quale continuava a ricoprire la carica di presidentessa onoraria. Dal 2009 era una instancabile testimone al Museo della Resistenza Piacentina, dove si rendeva disponibile a incontrare le scuole per trasmettere la sua storia e i suoi valori. Tra gli episodi della Resistenza che Claudia amava raccontare c’era il recupero delle salme dei partigiani Albino Villa “Sten” e del russo Vassili Pivovarov Zakarovic “Grosni”, uccisi in una cella della caserma della Gnr a Fiorenzuola. «Così il giorno dopo abbiamo potuto fargli una degna sepoltura. Non volevamo lasciarli in mano loro…», raccontava Claudia. L’anno scorso la vicenda di Claudia Catelli, era confluita anche nel volume “Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana”, a cura di Gad Lerner, che raccoglie le storie degli ultimi resistenti.

Claudia Catelli Cicci

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