Vertenza Fedex-Tnt, no di Usb all’accordo “La città si unisca alla lotta dei lavoratori”

Vertenza Fedex Tnt, no dall’assemblea dei lavoratori e dei delegati di Usb alla proposta di accordo avanzata alle organizzazioni sindacali sulla vicenda del magazzino di Piacenza.

“Il sindacato – affermano in un video diffuso sui social – ha preso la decisione di non firmare l’accordo: l’incentivo all’esodo non soddisfa i lavoratori, ma soprattutto non siamo d’accordo sulla proposta di riassunzione: Fedex ha proposto 51 posti, in realtà più della metà sono posti a part time lontani da Piacenza, a Bologna, Firenze ed Ancona. Lanciamo un appello a tutto il magazzino Fedex, ma anche alla città, ad unirsi a questi lavoratori: 265 famiglie non devono essere lasciate in mezzo ad una strada”.

L’ipotesi di accordo, siglato a Roma dai sindacati confederali del settore trasporti e logistica e approvato dai lavoratori nell’assemblea di venerdì scorso, offre ai lavoratori con più di 10 anni di anzianità un incentivo economico, che arriva fino a 48mila 500 euro per lavoratore, e outplacement – ovvero ricollocazione lavorativa nel territorio provinciale di Piacenza tramite formazione – oltre a prospettive occupazionali per 51 persone in Fedex Tnt nei siti di Bologna, Firenze, Ancona; nel caso di apertura di uno stabilimento Fedex Tnt nella nostra provincia, è stata inserita una clausola sulla assunzione prioritaria per i lavoratori licenziati ed accesso alla Naspi.

Fortemente contrario all’accordo anche il S.I.Cobas, che ha espresso un giudizio “estremamente negativo” rispetto all’operato dei confederali: “Siamo disponibili – hanno fatto sapere nei giorni scorsi – a qualsiasi confronto per risolvere la situazione del magazzini Fedex di Piacenza, ma ribadendo per conto dei lavoratori la più netta indisponibilità ad accettare ricatti al ribasso”.

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