Coldiretti Piacenza protagonista alla Fiera agricola e zootecnica di Montichiari

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Coldiretti Piacenza protagonista alla Fiera agricola e Zootecnica di Montichiari. Due i pullman di associati partiti ieri e oggi alla volta della più importante manifestazione italiana a livello internazionale dedicata all’allevamento. Ad accompagnare al grande evento i nostri allevatori con diversi giovani presenti sono stati i segretari di zona e il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli. Riflettori puntati sul patrimonio dell’agroalimentare Made in Italy che vanta ben 56 formaggi a denominazione di origine Dop e Igp e ben 503 specialità tradizionali regionali. Numeri ricordati oggi dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’inaugurazione della Mostra Nazionale del Bovino da latte con il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.

Ricco il programma di quest’edizione con Coldiretti che ha organizzato tavole rotonde e convegni per l’appuntamento per parlare in particolare del futuro delle stalle italiane nelle sfide europee, tra nuova Pac e strategia Farm to fork e della ripresa del Paese sulle rotte del cibo italiano. Dibattiti interessati che hanno permesso di approfondire temi molto sentiti anche dagli allevatori piacentini come la necessità di garantire un prezzo equo del latte che possa finalmente dare respiro ai produttori, allo stremo a causa del rilevante aumento dei costi di produzione e del rincaro delle materie prime e dei foraggi. Piacenza è la terza provincia in Emilia Romagna per quantità di latte prodotta di cui l’87% viene destinato alla produzione di Grana Padano. “Insieme ai delegati confederali Giovanni Benedetti e Marco Allaria Olivieri – commenta il direttore Roberto Gallizioli – ho iniziato gli incontri con i soci nei nostri uffici zona e quella del prezzo del latte è una tematica molto sentita nel Piacentino, che si distingue per realtà virtuose che investono nel benessere animale e nella sostenibilità ma i cui sforzi non vengono ripagati. Per questo Coldiretti ritiene necessario un patto di filiera tra allevatori, industrie e distribuzione per salvare il latte e le stalle italiane”.

Coldiretti Montichiari

Altro tema sentito nel Piacentino e ribadito a Montichiari è quello dell’etichettatura. Preoccupa la scadenza del prossimo 31 dicembre 2021 dell’obbligo di etichettatura dell’origine del latte utilizzato che – afferma l’associazione – “significherebbe il ritorno della possibilità di ingannare i consumatori spacciando per tricolore prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero”. “Si tratta di un passo indietro pericolosissimo rispetto a un percorso di trasparenza che nel corso degli anni ha portato indiscussi benefici ai cittadini consumatori e alle imprese della filiera agroalimentare che hanno puntato sul 100% Made in Italy” dichiara Gallizioli nel sottolineare che “si rischia così di creare nuovi spazi di manovra per chi inganna i cittadini con prodotti di bassa qualità spacciati per nostrani. Coldiretti chiede dunque al Governo di intervenire con urgenza per la proroga del decreto sul latte e i formaggi e per tutti gli altri in scadenza. L’Italia, che è leader europeo nella qualità, ha infatti il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie – aggiunge Gallizioli – poiché in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, venendo incontro alle richieste dei consumatori italiani ed europei”.

Ricordiamo che erano state ben 1,1 milioni le firme, di cui 14mila nel Piacentino, raccolte nell’ambito dell’iniziativa dei cittadini dell’Unione Europea “Eat original! unmask your food” promossa dalla Coldiretti, da Campagna Amica e da altre organizzazioni europee, da Solidarnosc a Fnsea, per l’estensione dell’obbligo di etichettatura con l’indicazione dell’origine su tutti gli alimenti.

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