“Sì all’alleanza con il centrosinistra ma senza il M5s. Via gli estremismi dalla politica”

“La nostra logica è sempre la stessa se non ci sono i 5 Stelle siamo disponibili ad una alleanza con il centrosinistra, se non ci sono i sovranisti siamo disponibili a considerare la possibilità di costituire un fronte ancora più ampio. Bisogna levare dalla politica gli estremismi, lavorando sull’arte di amministrare e governare”.

Così ha risposto Carlo Calenda alla domanda su quale sarà il futuro di Azione, in vista delle prossime elezioni amministrative. Non certo una benedizione del progetto Alternativa per Piacenza, che vede invece una stretta sinergia tra forze di sinistra, Pd e M5s.  Di sicuro la proposta politica dell’europarlamentare, ospite lunedì sera dell’Auditorium Sant’Ilario, in vista dell’annunciato congresso di Azione che si svolgerà a gennaio 2022, non manca di suscitare interesse negli opposti schieramenti. tra il pubblico erano infatti presenti la consigliera regionale Pd, Katia Tarasconi, l’ex consigliere comunale – sempre Dem – Michele Bricchi, e Michele Giardino de La Buona Destra.

Reduce da un terzo posto nella corsa a Sindaco di Roma dopo una campagna elettorale durata un anno intero e che ha portato la sua lista civica a essere la lista più votata in assoluto nella Capitale, Calenda ha da poco annunciato un tour in tutta la Penisola per incontrare e confrontarsi con gli elettori e gli iscritti al partito: “Puntiamo a fare esattamente quanto raggiunto a Roma – ha detto Calenda – portando Azione al 20%, passando per le prossime elezioni politiche ma soprattutto costruendo una rete sul territorio fatta di amministratori locali che dia la possibilità agli italiani di votare per un partito che ha al centro pragmatismo, riformismo e rimane lontano da tutto quel rumore, fatto di insulti e urla, che serve ad una politica che non conclude mai niente”.

Carlo Calenda in Sant'Ilario

“A livello regionale – ha aggiunto – supportiamo Bonaccini, un bravo amministratore; facciamo sempre scelte determinate non dall’ideologia, ma dalla pratica, da chi propone le cose che ci convincono di più. Non ci interessa invece il rumore di sottofondo che accompagna la politica in Italia, in un continuo conflitto che non conclude mai nulla. Speriamo, se avremo forza sufficiente, di obbligare gli altri partiti dopo il 2023 a continuare con Draghi con una coalizione europeista per riformare l’Italia, senza perdere più tempo con una politica dell’insulto”. Possibili coalizioni alle prossime tornate elettorali locali? “La nostra logica è sempre la stessa – afferma Calenda – se non ci sono i 5 Stelle siamo disponibili ad una alleanza con il centrosinistra, se non ci sono i sovranisti siamo disponibili a considerare la possibilità di costituire un fronte ancora più ampio. Bisogna levare dalla politica gli estremismi, lavorando sull’arte di amministrare e governare”.

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