II centrosinistra alla ricerca del candidato, il medico Stefania Calza nella rosa

Conto alla rovescia per la scelta del candidato del centrosinistra alle elezioni comunali di Piacenza del 2022? Di sicuro il tempo stringe e la coalizione non può indugiare ancora molto per individuare il proprio portacolori. Accanto al percorso di costruzione del programma imperniato nelle settimane autunnali intorno all’assemblea e ai gruppi di lavoro di Alternativa per Piacenza, negli ultimi giorni si è sviluppato il confronto all’interno della forza più rappresentativa, il Partito Democratico. Nelle fila del Pd sono state svolte le consultazioni del gruppo dirigente per capire se ci sono disponibilità e possibili candidature, e dal confronto sono usciti quattro nomi, quelli della consigliera regionale Katia Tarasconi, dell’ex assessore regionale Paola Gazzolo, del capogruppo in consiglio comunale Stefano Cugini e del consigliere comunale e provinciale Christian Fiazza.

La direzione provinciale di venerdì scorso ha di fatto ratificato questa rosa senza indicare alcuna gerarchia, rimandando una possibile scelta a valle di un confronto più ampio anche fuori dal partito. Una scelta che mira a prendere ancora un po’ di tempo. Uno dei nodi politici più rilevanti riguarda infatti la dialettica tra il Pd (e le sue diverse “anime” interne) e il gruppo costituitosi nel contenitore di Alternativa per Piacenza, dove convivono le componenti più di sinistra della possibile coalizione (Articolo 1, Piacenza Comune, CittàComune), quelle più movimentiste e associative (come Legambiente e Arcigay) e quelle di estrazione civica e più moderata. La spinta unitaria che tiene insieme queste realtà assai diverse viene soprattutto dalla congiuntura politica nazionale e dall’esempio delle recenti amministrative, dove le formule di centrosinistra “largo” si sono rivelate vincenti. In questo quadro frastagliato e ancora precario la funzione del candidato a sindaco assurge così a un compito fondamentale, quello di collante e di guida. Per questo si sta cercando da settimane una figura in grado di unire e rappresentare sensibilità distinte, e anche di fare sintesi di un programma che sta prendendo forma, ma che non presenta ancora sufficiente chiarezza su alcuni temi chiave.

Diverse le personalità esterne al mondo dei partiti, ma di area di centrosinistra, che sono state sondate nelle ultime settimane, e sembra ormai certo che al tavolo politico della coalizione di mercoledì prossimo tra i nomi sotto esame ci sarà anche quello di Stefania Calza, responsabile della Radiologia senologica e impegnata per anni come medico di guerra in Afghanistan, all’ospedale di Emergency di Kabul.

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