Logistica, il Comitato Regina: “L’assemblea pubblica promessa non è stata convocata”

Dal Comitato Regina, contrario all’insediamento di stabilimenti di logistica nel territorio di Gossolengo, arriva una presa di posizione contro il Comune e la mancata convocazione di un’assemblea pubblica sul tema che era stata promessa dall’amministrazione comunale. “Veniamo a conoscenza che ad oggi sabato 20 novembre – scrive il segretario del Comitato Alberto Bettinardi – il sindaco, come promesso in conferenza stampa, non ha convocato assemblea cittadina per martedi 23 novembre. Questa ennesima promessa disattesa ci lascia a dir poco esterefatti in quanto mette ancora una volta alla luce del sole, se ce ne fosse bisogno, le inadempienze del sindaco fatte non solo al comitato, ma alla stampa e soprattutto alla cittadinanza tutta”.

“Nell’esprimere la nostra indignazione cercheremo – prosegue la nota del Comitato – in queste brevi righe di sopperire ad un tradimento informativo vero e proprio. Da dove cominciare allora? Direi dal programma elettorale di questa giunta dove si legge testuale: – nostro impegno sara’ avviare un meccanismo di comunicazione e confronto costante efficace e comprensibile. realizzando una vera democrazia partecipativa nonostante il comitato si sia attivato con varie iniziative. Solo grazie a un manipolo di persone motivate, competenti e sensibili alle problematiche ambientali, siamo riusciti a far venire, anche se ancora in modo insufficiente, allo scoperto con la sua dichiarazione pubblica che mai un polo logistico sorgerà a Gossolengo. Ma ci sono ancora purtroppo molte cose opache, confuse, contraddittorie”.

“Ribadiamo che se davvero la giunta di Gossolengo – afferma il Comitato – non vuole la logistica, come ripetutamente dichiarato, dovrebbe rimandare il piano al mittente proprorre insediamenti ammissibili, pubblicare questa nuova documentazione per consentire il contraddittorio e la partecipazione della cittadinanza. Lo ripetiamo non si possono istruire e pubblicare “le mele” dicendo però che si approveranno “le pere”, si deve purtroppo constatare che avete uno sguardo rivolto a vecchi schemi economici dove la cementificazione la fa ancora una volta da padrone e dove non ci si preoccupa minimamente del consumo di suolo, bene prezioso quanto l’acqua. Svendere il suolo ricco e fertile per attenuare supposte difficoltà di bilancio è come disfarsi dei gioielli di famiglia per saldare le bollette delle utenze”.

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