Mercati finanziari: attenzione a cambio euro dollaro, criptovalute e rischio inflazione

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Molti analisti avevano prospettato e auspicato un rientro dei dati inflazionistici nel corso del 2021 ma, stando agli ultimi resoconti ufficiali, le cose sembrano andare nella direzione opposta. Nel mese di ottobre l’inflazione negli USA ha raggiunto la cifra record del 6,2%, facendo cioè segnare un ulteriore aumento pari a quasi un punto percentuale. Purtroppo l’inflazione si sta facendo sentire anche in Europa, con una misura però leggermente inferiore per il momento.

In Italia questo valore si è fermato al 2,9% su base mensile ad ottobre, mentre nella più consolidata Germania ha raggiunto il 4,5%. Di conseguenza è evidente che il fenomeno non sembra assolutamente essere in via di risoluzione imminente. A pesare sull’andamento dell’inflazione vi sono molti fattori, come ad esempio la corsa al rialzo del costo del petrolio, alcuni mancati accordi internazionali e la crisi energetica.

Queste dinamiche influiscono ovviamente sul cambio euro dollaro e di conseguenza rappresentano un campanello d’allarme, da valutare con attenzione per tutti coloro che hanno investito nel mercato valutario o hanno intenzione di farlo. Al tempo stesso la corsa dell’inflazione influisce anche su altri settori d’investimento, come ad esempio le criptovalute e la compravendita di materie prime. La delicatezza di questa situazione impone però a chi investe sui mercati finanziari di prestare molta attenzione nel mantenersi sempre ben informato.

Come valutare l’impatto sul forex?

Per muoversi in autonomia nei mercati finanziari, è opportuno acquisire delle conoscenze di base relative al mondo degli investimenti digitali. Per farlo, è possibile consultare portali specializzati come, ad esempio, giocareinborsa24.com dove trovare consigli, analisi e suggerimenti utili per iniziare a fare trading online.

Il cambio valutario, detto anche forex, è ovviamente l’ambito d’investimento su cui il cambio euro dollaro risente in maniera più diretta ed immediata. I dati sull’inflazione hanno portato un forte calo della moneta unica europea a discapito soprattutto del dollaro. Questo incremento è dovuto soprattutto all’aspettativa che si è generata di un intervento della Fed per un possibile processo di riduzione degli acquisti dei vari asset o persino di un taglio dei tassi d’interesse applicati.

Contrariamente a quanto avevano ipotizzato in molti, l’inflazione statunitense sta influendo sul cambio euro dollaro in modo negativo, portando la moneta europea al suo valore minimo degli ultimi quindici mesi. Nello specifico, la differenza tra i valori inflazionistici americani ed europei fa propendere molti analisti per un ritardo nell’operato della Banca Centrale Europea, a differenza di quanto avviato invece dalla Fed. Ipotesi che lascerebbe far pensare ad un ulteriore consolidamento del dollaro nel 2022, interessando molti investitori del mercato valutario.

Criptovalute come bene di rifugio?

In un quadro di così grande incertezza, tra gli investitori tornano sempre alla ribalta i cosiddetti beni rifugio. In passato questi erano contraddistinti soprattutto dal mercato immobiliare e dalle materie prime. Oggi quest’ultime appaiono però maggiormente legate all’andamento del mercato valutario, mentre sull’immobiliare pesano i timori, almeno in Italia, di nuove tasse. Ecco che allora si sta facendo largo, tra analisti e investitori, la possibilità che le Criptovalute possano diventare il nuovo bene di rifugio.

Questa possibilità trova ampi riscontri tra vari fattori verificatosi negli ultimi mesi, come ad esempio:

  • Incremento significativo degli investimenti in crypto.
  • Livelli record del Bitcoin.
  • Netta tendenza al rialzo.
  • Nascita di nuove monete virtuali.
  • Consolidamento di monete giovani.
  • Crescente interesse nell’opinione pubblica.

Al tempo stesso è però da segnalare il fatto che, secondo molti analisti, la crescita del mondo delle criptovalute non sarebbe assolutamente da imputare al fenomeno dell’inflazione e al contrario rappresenterebbe in incremento a sé stante. La spinta al rialzo, sempre secondo questi analisti, sarebbe infatti dovuta alla crescente fiducia degli investitori in questo settore.

Di conseguenza non è possibile determinare se le criptovalute possano davvero rappresentare un ambito di “rifugio” in questo periodo di turbolenza innescato dall’inflazione. In generale quindi per gli investitori è molto importante muoversi con estrema cautela.

 

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