In zona gialla dopo Natale? L’Emilia Romagna a rischio, ma per i vaccinati cambia poco

Da lunedì 20 dicembre Liguria, Veneto, Marche e la Provincia di Trento passano in zona gialla, aggiungendosi così a Friuli Venezia Giulia, Calabria e Bolzano. I dati del monitoraggio periodico sull’andamento dell’epidemia indicano altre due Regioni in bilico, l’Emilia-Romagna e la Lombardia. E’ possibile che il passaggio al “giallo” per il nostro territorio avvenga nella settimana successiva al Natale, dal 27.

Ancora “non lo sappiamo” – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Pur avendo in questi giorni superato il numero di contagi dello stesso periodo dell’anno scorso, abbiamo un numero molto inferiore di decessi” e “anche di ospedalizzazioni”. Se anche la regione dovesse passare a breve in zona gialla “non cambia nulla – precisa Bonaccini – non chiuderà nessuna attività economica, a differenza del passato”. “Dobbiamo però continuare a combattere, a vaccinare il più possibile”, dice il presidente, che riporta i risultati della sua regione: “Abbiamo superato il 91% di prime dosi, siamo oltre l’89% di seconde. Superate 800mila terze dosi. Cominciano a prenotare le famiglie per i propri bambini dai 5 agli 11 anni”.

I dati del Ministero Salute danno l’incidenza settimanale a livello nazionale in netto aumento: 241 contagi per 100.000 abitanti (10/12/2021 –16/12/2021) contro 176 per 100mila abitanti (03/12/2021-09/12/2021). Nel periodo 24 novembre – 7 dicembre 2021, l’indci Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,09 – 1,19), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. É stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,09 (1,06-1,14) al 7/12/2021 vs Rt = 1,07 (1,03-1,11) al 29/11/2021).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre) vs il 10,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 dicembre). In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% contro 34% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26%n contro 26%).

IN CASO DI ZONA GIALLA COSA SUCCEDE – In caso di cambio di colore dal giallo al bianco non cambierebbe molto con le ultime regole introdotte dal Governo col ricorso al “super green pass”. L’unica differenza riguarda l’uso delle mascherine, che in zona gialla diventerebbero di nuovo obbligatorie anche nei luoghi all’aperto, e non solo nei luoghi chiusi. Piacenza ha già introdotto con un’ordinanza la mascherina obbligatoria nelle strade in alcune strade urbane, quelle più frequentate per lo shopping. Con l’entrata in vigore del super green pass, che si può ottenere solo con la vaccinazione o con la guarigione dal coronavirus (ma non col semplice tampone), non ci sono limiti di capienza di eventi, spettacoli e ristoranti, per chi dispone del certificato verde rafforzato. Un’altra differenza che è stata annullata dal nuovo green pass è che non c’è più un limite al numero di persone che possono sedersi allo stesso tavolo al chiuso di un bar o di un ristorante (prima del 6 dicembre in zona gialla il limite era di 4 commensali non conviventi).

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