“Mondo della scuola escluso dalla finanziaria”, sciopero il 10 dicembre

“Mondo della scuola escluso dall’ultima finanziaria. Investimenti risibili rispetto al pubblico impiego”. Per questo motivo le sigle sindacali Cgil, Uil, Snals e Gilda hanno indetto uno sciopero per la giornata del 10 dicembre. Giovanni Zavattoni (Flc Cgil), Giovanna De Fusco (Uil Scuola), Daniela Fuochi (Snals) e Salvatore Pizzo (Gilda) sottolineano come “i due anni di pandemia trascorsi abbiano fatto emergere quanto la scuola sia indispensabile per il presente e per il futuro del paese, in termini di stabilità e crescita economica, culturale, etica. Il ‘Patto per la scuola al centro del Paese’ sottoscritto a maggio, andava nella direzione del rilancio e della valorizzazione del personale scolastico. Una serie di importanti impegni sottoscritti formalmente dal Governo, ma già nell’immediato disattesi da misure ad essi contrarie”.

Impegni che sono stati però disattesi. “In Finanziaria sono inseriti 33 miliardi di euro di investimenti, ma vengono esclusi scuola e personale scolastico. Nella manovra di bilancio sono previste risorse risibili sia in riferimento alla categoria in sé che in relazione agli altri settori pubblici”. Per la giornata del 10 dicembre è stato indetto uno sciopero, con una manifestazione nazionale a Roma. Tra le rinvedicazioni, il rinnovo del contratto, con adeguamento per quanto riguarda la parte economoca che sia “dignitoso e in linea rispetto alle altre categorie del pubblico impiego. Per la scuola si parla di una media di 87 euro lordi, con un divario – a confronto con il pubblico – di 350 euro”.

Altro tema, l’organico covid. “Siamo ancora in pandemia ma non sono state previste risorse per il personale Ata, che svolge un ruolo fondamentale in questo momento, sia per la sanificazione che per l’assistenza. Infine le classi sono troppo numerose: valgono ancora i criteri definiti dalla legge Gelmini e ci troviamo in alcuni casi anche 31 alunni per classe”. Infine mancano ancora risposte per i precari. “Nessun confronto è stato aperto su questo tema – sottolineano i sindacati -. Il Patto per la Scuola sottoscritto ad aprile contiene misure che vanno in tale direzione ma a questo Patto non è mai stato dato seguito”.

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