Pc Expo, bilancio in attivo e nuovi soci “Macchina da soldi che nessuno ha mai sfruttato prima”

“Una macchina da guerra, una macchina da soldi che nessuno ha mai sfruttato prima”. Che Giuseppe Cavalli non usi mezzi termini per descrivere Piacenza Expo, di cui è amministratore unico, non è una novità. Ma va detto che durante l’audizione in commissione Sviluppo Economico si è trattenuto ancora meno del solito, sostenuto da un lungo elenco di numeri – tutti con segno positivo – sciorinati davanti al sindaco Patrizia Barbieri e all’assessore con delega alle partecipate Paolo Passoni. Dopo l’anno più difficile, Piacenza Expo è ripartita alla grande e chiuderà il bilancio con un utile di 230mila euro, contro un previsionale che fissava l’obiettivo ai 21mila, grazie al buon successo delle fiere organizzate in questi ultimi mesi del 2021.

“Geofluid ha visto 9500 visitatori, con il 12% di espositori stranieri, provenienti da 54 Paesi europei ed extra Europa. Per quanto riguarda la fiera Gis (giornate del sollevamento, ndr) le presenze sono salite a 12mila presenze, occupando una superficie di 41mila metri quadrati tra interno e esterno. Si tratta – ha detto Cavalli – di una fiera a livello mondiale, oltre ai trasporti eccezionali è tra le prime in assoluto a livello logistico, settore che a Piacenza è il motore dell’economia. Anche Apimell Forestalia e Buonvivere hanno visto 10mila visitatori, riscuotendo notevole successo. Fivi, il mercato dei vignaioli indipendenti, ha fatto un vero e proprio exploit con 680 espositori e, in 3 giorni, quasi 21mila vitatori. Con gli organizzatori stiamo stringendo sempre di più un patto di fedeltà. Si sono trovati talmente bene che hanno rinunciato offerte da fiere più importanti, e questo grazie al sacrificio di Pc Expo che cerca di dare il massimo agli eventi organizzati da altri. A dicembre, il 18, ospiteremo i regionali di scherma come due anni fa e anche il seggio delle elezioni provinciali”.

L’attività per il 2022 è già programmata. “Il 23 gennaio ospiteremo i campionati della Federazione ornitologica, a febbraio torna un’altra fiera molto importante per la nostra provincia, Tomato World, Piacenza e Foggia sono infatti i due territori più importanti a livello nazionale per la produzione del pomodoro. Poi torneranno Seminat e Apimell, seguita da Armi e Bagagli. Dal 25 al 27 marzo ospiteremo le competizioni nazionali di scherma a squadre, con l’arrivo in città di duemila atleti, mentre la settimana successiva si terranno i campionati nazionali under 14, sempre di scherma. Per l’occasione creeremo una galleria del gusto piacentino, grazie alla collaborazione dei consorzi alimentari, per consentire la possibilità di gustare e acquistare i nostri prodotti”. Ma il calendario della fiera non finisce qui. “Il prossimo anno, ad aprile, tornerà il Gic – la giornata italiana del calcestruzzo – per il quale prevediamo più di 12mila visitatori, seguito a maggio dalla prima fiera sull’idrogeno a livello europeo. E’ davvero un colpo, insieme a Mediapoint, organizzatore dell’evento (così come delle fiere Gic e Gis, curate da Fabio Potestà, ndr). Nella seconda metà dell’anno decideremo di organizzare nuovamente Geofluid, evento biennale, perché aiuta non solo a tamponare il bilancio e tamponare il settore, ma anche a tenere viva la fiera. A ottobre si terrà la fiera del packaging e poi un altro evento dedicato alla gestione dei trasporti dei fluidi, di nicchia. Sto poi cercando di riportare il Pets Festival a Piacenza: l’ultima edizione si è tenuta a Cremona, a causa di un’incomprensione con il vecchio organizzatore. A novembre si rinnova poi l’appuntamento con Fivi e spero di poter riproporre la fiera Colore, dedicata all’edilizia leggera. Dalle ultime notizie anche nel 2022 l’evento gemello – Farben – solitamente in programma in Germania, a Colonia, dovrebbe saltare, quindi sarebbe importante proporre qui una Fiera come Colore. Così sarebbe un pacchetto di tutto rispetto”.

Sul fronte dell’aumento di capitale, Cavalli ricorda che è di “un milione l’aumento di capitale interno, mentre è di un milione e mezzo quello disponibile per nuovi soci esterni o soci interni intenzionati a opzionare il capitale esterno che non è stato venduto. La procedura di sottoscrizione per i soci interni è ancora aperta fino al 23 di gennaio. Ad oggi hanno versato quasi tutti e nell’elenco abbiamo un totale 622mila euro che sono stati sottoscritti e versati. Per il milione e mezzo esterno, la prima chiamata si è chiusa il 26 di giugno, con l’acquisto di 5mila azioni da parte del Consorzio Piacenza Alimentare, 589903 azioni da parte della Regione Emilia Romagna e mille da Unione Commercianti con Federalberghi”. Il 4 di novembre si è tenuta l’assemblea dei soci per prorogare fino al 16 febbraio 2022 i termini per le adesioni da parte dei soci esterni, con ulteriori 60 giorni per l’acquisto delle quote invendute da parte dei soci interni. “Abbiamo la manifestazione di interesse concreta del porto di La Spezia per 100mila azioni, a breve completeremo vari passaggi burocratici, poi abbiamo avuto segnali positivi anche dalla Cooperativa San Martino, così come da parte degli attuali soci sono arrivate manifestazioni di interesse su invenduto”. Ad esempio l’Unione Provinciale Artigiani si è detta disponibile a investire “circa 50mila euro, oltre ad altre associazioni di categoria importanti che mi hanno già contattato, aderiranno alla manifestazione di interesse aumentando il loro capitale. Finalmente la fiera è ripartita in un certo modo, ha trasmesso un messaggio diverso e oggi come oggi è davvero il motore trainante dell’economia piacentina. Come ho sempre detto, la fiera è territorio ed è sviluppo economico. Se andiamo a vedere i bilanci di altri enti fieristici, noi siamo nella top ten dei bilanci e non abbiamo bisogno di nessuno – sottolinea Cavalli -. Sono stato contattato da altre fiere per promuovere gemellaggi, così come per portare in Italia esposizioni dall’estero”. Attività che si accompagna a investimenti sulla struttura: 22mila euro per impianto audio, 66mila euro per l’ampliamento dell’area espositiva, 33mila euro per rifacimento impianti, mentre “prossimamente realizzaremo cose importanti: l’aggiornamento dell’impianto tecnologico audio video e illuminazione sale convegni, il collegamento con il padiglione due e una nuova biglietteria. Provvederemo anche alla nuova illuminazione dei padiglioni uno e due”.

Tra le note dolenti c’è l’Imu e gli arretrati da pagare. “Le cartelle sono state notificate tutte quest’anno e io devo fare fronte ai pagamenti, spalmati nell’arco degli anni, ma vanno saldati”. Ecco le cifre: 120mila euro per il 2021, nel 2022 saranno 307.488 euro, nel 2023 ancora 307.488 euro, nel 2024 si ‘scende’ a 249.406, poi nel 2025 a 237.789 euro, nel 2026 si resta a 237.789 euro, nel 2027 si chiude a 215.246 euro. “Nella precedente gestione non ho trovato un piano di accantonamento per far fronte a queste spese, ma non ho fatto polemiche e da buon padre di famiglia mi sono rimboccato le maniche. A novembre poi “ho rimborsato agli 8 dipendenti di Piacenza Expo, con un premio di produzione, quello che non hanno percepito durante il lungo periodo di cassa integrazione. Nessuno mi ha aiutato. Un’ultima cosa: questa fiera è una macchina da guerra, una macchina da soldi che nessuno ha mai sfruttato. Ha però bisogno di un parcheggio, non posso più trovare auto sulle aiuole e posteggiate in ogni dove creando problemi. Ho già proposto un progetto di parcheggio che voglio mettere a reddito. Noi siamo l’unica fiera che prevede, al momento, il parcheggio gratuito”.

“Questa nostra fiera è un volano, è indubbio – commenta il sindaco Barbieri -, ed è stato riconosciuto non solo da noi, ma anche dalla Regione. Ha cambiato idea, perché era stata decisa l’uscita dalla compagine societaria. E’ una fiera molto particolare, di nicchia, e proprio per questo ha un’importanza strategica. Sono stati interessanti gli incontri con l’assessore regionale Colla, anche con il porto di La Spezia, c’è stato poi un discorso franco nei confronti dei soci per dire: il Comune crede nella fiera e ci mette dei soldi, ma funziona se tutti fanno lo stesso. E il risultato c’è stato”. Per l’amministrazione comunale è poi molto importante anche il progetto Cascina San Savino, ricorda Barbieri, con la condivisione di Confindustria, che potrebbe dare “un’ulteriore spinta alla fiera”. C’è condivisione anche sul tema dei parcheggi, mentre “l’Imu è dovuta. E’ vero il ragionamento che stava facendo Cavalli: facendo fronte a queste cartelle ci sarebbero state a disposizione altre risorse e non ci sarebbero stati questi problemi. Capisco lo sfogo, ma vedo che siamo ben attrezzati anche per affrontare questa cosa. Inoltre il poter ospitare a Piacenza i campionati scherma è straordinario”.

Giancarlo Migli (FdI) ringrazia Cavalli, per la presentazione di un “programma molto ambizioso, la dimostrazione che c’è stato un cambio di passo dalla tua nomina davvero importante. Di sicuro questo sarebbe stato ancora più evidente se non ci fosse stato il covid. E’ giunto il momento che questo venga capito anche da altre categorie commerciali. Il progetto della Cascina San Savino consentirà la riqualificazione dell’area e porterà altri benefici. Per quanto riguarda l’Imu: doveva essere pagata o almeno doveva essere accantonato l’importo, non ci si doveva di certo comportare come non si sapesse se doveva essere pagata o meno”. Sergio Dagnino (M5s), dopo aver chiesto chiarimenti sugli importi versati da Ausl per il centro vaccinale allestito a Pc Expo nei mesi estivi, sottolinea come la struttura possa essere utilizzata anche “per altri eventi, come concerti e spettacoli musicali. Perché poi non sfruttare l’indotto delle fiere, coinvolgendo di più il territorio, con pacchetti dedicati, ad esempio per visitare la Ricci Oddi e palazzo Farnese? In questo modo si avrebbe un vero coinvolgimento della città, ad esempio in occasione di eventi come la Fivi”.

Michele Giardino (Gruppo misto) sottolinea le “capacità manageriali di Cavalli sulle quali non c’è molto da dire, così come sull’atteggiamento di grande rispetto nei confronti dei lavoratori della fiera. Per l’aumento di capitale, abbiamo ancora a disposizione risorse importanti: 380mila per i soci interni e un milione e mezzo per i soci esterni”. Per Massimo Trespidi (Liberi) sarà determinante il 2022, per l’attività della fiera, “sperando che sia un anno covid free. Cavalli dice di non aver avuto bisogno di nessuno, ma il Comune di Piacenza continua a fare la sua parte. Su Cascina San Savino, il progetto è in fondo alla graduatoria per i finanziamenti attesi, a differenza delle proposte presentate per Farnesiana e Manifattura Tabacchi. Penso poi che la partecipazione del Comune, all’interno di Piacenza Expo, dovrebbe scendere al di sotto del 50%, consentendo di liberare risorse da mettere a bilancio”.

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