Piacenza, una sconfitta che non ci voleva IL COMMENTO

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La partita persa col Lecco ci induce a ripetere un ritornello più volte usato e che si riferisce al campionato altalenante della squadra biancorossa, capace di reagire in situazioni critiche ma incapace di allungare i momenti favorevoli in modo di dare un’impronta ed un significato diversi al suo campionato. Piacenza-Lecco francamente non è stata una bella partita ed il risultato più equo sarebbe stato il pareggio, ma, dal lato utilitaristico, gli ospiti almeno in una volta hanno concluso un’azione d’attacco, mentre il Piacenza non è mai riuscito ad impegnare seriamente il portiere ospite. La mancanza di Gonzi, uno dei ragazzi attualmente più in forma, oltre a quella scontata di Cesarini, le precarie condizioni di Rabbi e l’infortunio che ha tolto dalla partita Corbari dopo solo mezz’ora di gioco, hanno indubbiamente influito sul potenziale offensivo della squadra di Scazzola che, ad un certo punto, le ha provate tutte senza ottenere concreti risultati.

Una sconfitta, questa, che proprio non ci voleva ed alla vigilia della difficile trasferta in casa del Feralpi e che viene a smorzare quell’iniziale entusiasmo originato dai buoni recenti risultati. Ci si dovrebbe interrogare anche sulla difficoltà che la squadra incontra nelle partite casalinghe, dove trova eccessive difficoltà nell’imporre il proprio gioco. Uno dei motivi lo individuiamo nell’impossibilità da parte di Scazzola di contare almeno per un certo periodo sull’intera rosa; così alcuni problemi, riguardanti principalmente il centrocampo, stentano a trovare soluzioni e contro squadre ben organizzate come il Lecco, emergono ed impediscono alla squadra di esprimere l’intero potenziale. Col tempo e l’apertura del mercato, però, si potrebbe trovare la soluzione. Se non una previsione è senz’altro un augurio.

Luigi Carini

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