Prodi e Bersani all’Old Rugby Piacenza per ricordare Cacciatore “Era uno da serie A”

Se lo erano ripromessi, e così nella serata di venerdì 17 dicembre un gruppo di amici si sono ritrovati presso la clubhouse Old Rugby Piacenza 1980 per ricordare Francesco Cacciatore. Nell’occasione il pensiero è andato anche a Severino Bassi, altro storico animatore Old Rugby, al quale da anni è intitolata la sala dell’associazione. La vera sorpresa è stata la visita del presidente Romano Prodi – accompagnato dall’on. Pier Luigi Bersani – che si è trattenuto per incontrare la famiglia e visitare la clubhouse. «Non conoscevo Francesco, ma è davvero bello vedere persone riunite che ricordano un amico. Questa iniziativa ne testimonia il valore» le parole del Presidente prima di congedarsi tra qualche battuta sull’attualità e i calorosi sorrisi e applausi.

Commosso l’intervento di Bersani in memoria di Cacciatore, che ne ha ricordato le doti umane, politiche, amministrative, e soprattutto la profonda sobrietà, dignità e il sorprendente autocontrollo perfino nei giorni immediatamente precedenti alla sua prematura scomparsa. “Appassionato e razionale, aveva il pregio di coniugare grande visione politica e un’eccellente competenza amministrativa. Portava sempre Piacenza nel cuore, e per il contesto che ha vissuto non si è forse trovato nelle condizioni migliori per esprimere del tutto le sue straordinarie potenzialità. Ma non è mai stato recriminatorio, ed è stato in grado di volare più alto. Fidatevi: ho conosciuto molte persone impegnate in politica e nell’amministrazione pubblica, e vi posso dire senza alcun dubbio che Francesco era uno da serie A”.

In un clima sereno e conviviale, altre sono state le testimonianze e gli aneddoti riportati.Per Vittorio Schiavi, presidente dell’associazione Old Rugby Piacenza 1980, “Francesco era per noi un amico, una persona di casa e di famiglia. Ma vogliamo ricordarne anche le sue doti di amministratore, in particolare quelle di Assessore allo Sport”. Pierangelo Romersi ha raccontato il loro comune intreccio di percorso sia professionale sia amministrativo, ossia tra la Provincia e il Comune di Piacenza. “Paletti e ragionamento erano i suoi capisaldi, e non si poteva che partire da lì. Al di là delle nostre differenti provenienze e funzioni, con Francesco ho avuto la fortuna di condividere tanto”. Anche il consigliere comunale Roberto Colla, che non ha potuto partecipare fisicamente all’incontro, ha voluto essere presente inviando un proprio contributo video, con il quale testimoniare la lealtà e coerenza che ha accompagnato il loro rapporto. “Al di là delle nostre differenze, Francesco è sempre stato sinceramente aperto al dialogo e al confronto. È sempre stato un politico e un amministratore che ha lavorato per unire e non per dividere, e questo è l’aspetto che mi ha fatto scegliere di essere al suo fianco in tante occasioni. Ma soprattutto era un uomo corretto e rispettoso delle posizioni e ambizioni altrui”.

Dei saluti e auguri finali se ne è occupato Matteo Bongiorni, il quale ha posto ai presenti uno stimolo e un interrogativo conclusivo. “Siamo tutti consapevoli del valore di Francesco, e di quanto era un punto di riferimento umano e politico per tante persone. Certo, resta insostituibile, ma ci lascia una grande eredità che dovremmo cercare di non disperdere. Riflettiamoci, magari proprio chiedendoci che cosa avrebbe fatto lui”.

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