“Matilde è ancora spaventata dopo la sparatoria, ma è una ragazza in gamba”

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Sta bene Matilde Eleonori, la studentessa piacentina di 17 anni che frequenta la scuola superiore della cittadina di Oxford nel Michigan (Usa) teatro di una sparatoria. Il bilancio è tragico, quattro studenti sono morti e altre persone, tra cui un insegnante, sono state ferite, alcune delle quali in modo grave. La persona sospettata di aver sparato, un ragazzo di 15 anni che frequentava la scuola, è stato fermato dalla polizia locale. Quando è avvenuto il fatto di sangue, Matilde Eleonori, la studentessa del liceo Colombini si trovava all’interno della Oxford High School, ma fortunatamente non è stata coinvolta dagli eventi. La giovane, che frequenta la 4° indirizzo economico sociale, da agosto sta trascorrendo un anno di studio all’estero nell’ambito dei programmi di scambi internazionali e di mobilità studentesca della scuola superiore piacentina.

Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo avrebbe sparato 15-20 colpi con un’arma semiautomatica, uccidendo due studentesse e due studenti e ferendo altre sette persone, tutte tra i 14 e i 17 anni. L’unico adulto coinvolto nella sparatoria, un insegnante di 47 anni, è stato dimesso dall’ospedale, dove era stato portato con ferite lievi. Lo studente fermato per la sparatoria si trova sotto la custodia della polizia in un carcere minorile, mentre la polizia ha perquisito la casa in cui vive con la famiglia a Oxford. La città di Oxford si trova nella contea di Oakland, a circa 50 chilometri a nord di Detroit. Secondo le prime indagini l’arma usata dal ragazzo sarebbe stata comprata dal padre del giovane pochi giorni prima.

IL PADRE: “MATILDE SOTTO SHOCK MA E’ FORTE E IN GAMBA” – “Sta bene Matilde – spiega il padre che gestisce un agriturismo sulle colline piacentine – ma è ancora sotto shock, non è riuscita a dormire tanto. E’ una ragazza forte e in gamba, le serve un po’ di tempo per elaborare quello che è accaduto”. “Ci ha raccontato che purtroppo conosceva una delle vittime, un ragazzo di 16 anni che frequentava alcuni corsi insieme a lei”. Ai genitori Matilde ha riferito che nella scuola è scattato prontamente l’allarme subito dopo la sparatoria, e tutti gli studenti si sono barricati nelle classi, dove le porte sono blindate e vengono chiuse per motivi di sicurezza. “Sono stati subito avvisati dagli altoparlanti – spiega il signor Eleonori – e hanno seguito il protocollo di sicurezza della scuola che prevede di chiudersi in aula. I fatti tragici sono avvenuti in un punto dell’istituto da cui lei fortunatamente si era allontanata”.

Ora Matilde, una degli “exchange students” che ha scelto di vivere un anno intero all’estero, si trova a casa della famiglia ospitante, mentre la scuola di Oxford resterà chiusa per consentire le indagini della polizia. “Purtroppo questo tragico avvenimento – ragiona il padre – resterà nella sua memoria, e non sarà facile tornare in classe dopo quello che è accaduto. Era assolutamente entusiasta dell’esperienza che stava svolgendo negli States, era contentissima per l’accoglienza e la preparazione della scuola. Non credo che vorrà anticipare il suo ritorno”.

Matilde è stata contattata anche dai compagni di classe del Colombini nella mattinata del primo dicembre via Meet. “Abbiamo parlato con lei per quasi due ore – spiega la professoressa Martina Bensi – in video chiamata, e l’abbiamo trovata bene ma ancora abbastanza scossa, deve ancora elaborare quello che è successo. Ci ha raccontato che l’altra mattina stava per entrare in classe quando ha visto passare una ragazza che chiedeva aiuto. Così lei e i suoi compagni si sono subito chiusi nell’aula secondo i protocolli di sicurezza che scattano in queste situazioni. Nelle scuole americane in caso di emergenza ci sono precise regole da seguire, tanto che qualcuno in quegli attimi concitati ha avanzato il dubbio che potesse trattarsi di un’esercitazione anti-strage”.

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