“Studenti stretti nella morsa tra scelte del Governo e dei genitori: si lede diritto allo studio”

Continua con una lettera al Presidente della Repubblica la campagna di attenzione intrapresa dal Coordinamento regionale dei presidenti dei consigli d’istituto della Regione Emilia Romagna, e passata all’attenzione nazionale dopo la lettera del 3 dicembre scorso, inviata al Presidente Draghi e ai Ministri Bianchi e Speranza. “La nostra è una riflessione sulla sovrapposizione di norme che, da un lato, tutelano la salute pubblica, ma dall’altro rischiano di compromettere il diritto allo studio di quegli studenti che utilizzano il trasporto pubblico per recarsi a scuola, i quali, non per loro scelta, si trovano nella condizione di non poter esibire la certificazione richiesta” si legge in una nota inviata in redazione.

“Comprendiamo tutte le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica adottate dal Governo al fine di tutelare la salute pubblica, e per lo spirito di neutralità che ci contraddistingue non entriamo nel merito delle valutazioni sanitarie di ogni singola famiglia. Tuttavia ci sentiamo in dovere, nella nostra qualità di Presidenti di Consigli di Istituto, di dare voce a questa, seppur minoritaria, categoria di studenti, in particolare priva di capacità di agire e di scelta – sottolineano i presidenti del consiglio d’istituto – rispetto alla somministrazione del vaccino (Art. 2 del codice civile), che si ritrova nella morsa tra scelte del Governo e scelte mediche genitoriali, con l’effetto domino di ammettere la lesione del diritto allo studio rispetto all’uso del trasporto pubblico, e non alla salute pubblica, altrimenti tutelabile.”

“Riteniamo ingiusto imporre di fatto ad alcuni di loro il divieto di accedere ai mezzi pubblici, e conseguentemente alla scuola, a causa di scelte familiari di cui loro non possono ritenersi responsabili. Per questo chiediamo al Presidente della Repubblica un intervento al fine di promuovere una riflessione sul tema per addivenire ad una determinazione di esenzione per gli studenti minorenni, magari con l’introduzione di altre strategie come, a mero titolo di esempio, l’obbligo di indossare una mascherina tipo FFP2 nell’utilizzo del trasporto pubblico; chiediamo un Suo intervento quale Presidente ‘custode e voce della Costituzione’, al fine di rendere effettivo quel concetto di Scuola che secondo la Costituzione ‘promuove e accoglie’, luogo di equità secondo un principio di solidarietà sociale”. (nota stampa)

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