“Tom Waits, la voce e l’oblio”, alla Galleria RossoTiziano la presentazione del libro di Eleonora Bagarotti

Eleonora Bagarotti, musicista, giornalista e scrittrice piacentina, presenta il suo ultimo libro “Tom Waits, la voce e l’oblio” edito da Arcana alla Galleria RossoTiziano di Piacenza. Appuntamento per oggi 8 dicembre, alle 17 e 30, insieme ad Alberto Fermi, che condurrà l’incontro, a Carolina Migli Bateson, attrice, e a Alberto Dosi, esperto musicale.

Per saperne di più ecco l’intervista di Micaela Ghisoni a Eleonora Bagarotti.

IL LIBRO – Tom Waits è il poeta della musica ai confini del mondo. La sua voce ha dato un senso a milioni di solitudini inespresse, cani randagi sotto la pioggia, perdenti ed emarginati. Una condizione senza spazio e senza tempo, anche se i suoi luoghi erano quelli delle tortuose strade di Los Angeles e delle insegne al neon delle notti a New York. Ci ha incantato con il blues di un pianoforte fumoso e poi con centinaia di rumori che si trasformavano in suoni, una danza di ritmi surreale che spingeva oltre l’obiettivo della sua poesia e della sua visione della musica. Tom Waits ci ha regalato una girandola di emozioni nei suoi rari concerti, dove l’urlo di Munch si trasformava in ballate dentro a un megafono e una cascata di coriandoli dorati ripuliva tutto il dolore come una pioggia catartica. A un certo punto, ci ha detto chiaramente che nascondersi dai riflettori era la scelta migliore. Si è ritirato in una fattoria in mezzo ai suoi figli e ai suoi animali, ritagliandosi del tempo proibito in garage a scrivere nuove canzoni insieme alla moglie Kathleen Brennan, il suo bastone saldo della maturità. E pensare che, negli anni selvaggi, ha amato una tigre come Rickie Lee Jones. All’ombra del nuovo millennio, Tom ha nuovamente attinto da moltissimi libri e infatti ci è giunta l’eco di Lewis Carroll e Williams S. Burroughs. Poi, il lungo silenzio. Tom Waits non pubblica un album in studio da dieci anni. Noi lo immaginiamo seduto nella sua veranda a osservare i giorni che passano, tra una telefonata all’amico Keith Richards e mille appunti su un taccuino stropicciato.

Moltissimi hanno cercato di imitarne la voce e la maniera di fare musica, sia nel blues che nel rock, ma Tom Waits resta un unicum nella storia musicale del Novecento. Eleonora Bagarotti lo sa bene, per questo non smette di cercarlo tra i suoi libri e i suoi dischi, in ascolto di ciò che ancora ha da dirle. Scrivendo di lui ritrova molto di se stessa: di quel fascino per il ‘wrong side’ of the road che li rende entrambi degli outsider. Controcorrente come il ‘suo’ Tom Waits e sempre in cerca di sentieri non tracciati, Bagarotti è viaggiatrice e sognatrice da sempre: la musica, i libri e un figlio ribelle sono suoi compagni d’avventura. In questa intervista ci racconta di Tom Waits e di lei, due outsider che si sono incontrati.

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