Alternativa per Piacenza chiude. Ma la coalizione va avanti in “forme nuove”

Con l’assemblea di giovedì sera può dirsi concluso il percorso politico di Alternativa per Piacenza. La plenaria ha preso atto delle divergenze con un gruppo dei promotori, gli esponenti della sinistra radicale, del Movimento 5 Stelle, e dell’ambientalismo storico, a cui aveva portato la propria solidarietà il capogruppo a Palazzo Mercanti del Partito Democratico Stefano Cugini. E’ stato tuttavia proposto di proseguire il confronto e il processo di costruzione di un’alleanza di centrosinistra su basi rinnovate: la prossima riunione è in programma il 3 febbraio. Resta la prospettiva delle primarie di coalizione da organizzare secondo i criteri indicati dal tavolo politico, a meno che “si concretizzasse una proposta che per caratteristiche e profilo risultasse unanimemente idonea da parte della coalizione”.

Lo si evince dalla nota diffusa dal portavoce dimissionario Mattia Motta, ecco il testo: La serata di giovedì 20 gennaio 2022 ha rappresentato un momento politico significativo. Vertici di partiti, rappresentanti di movimenti, associazioni e semplici cittadini hanno partecipato attivamente a un incontro politico sul futuro del centro sinistra e della città di Piacenza anche in vista delle elezioni amministrative della primavera. Il confronto ha contribuito a fare la chiarezza che era necessaria e che dovevamo ai cittadini sul futuro di ApP per come l’abbiamo conosciuta fino a qui.

Da alcuni interventi è emersa la constatazione dell’impossibilità nell’andare avanti con l’unità immaginata, ma anche un invito ai compagni di viaggio che hanno lasciato il tavolo politico di ApP a ripensarci. Nel prendere atto che ciò non è avvenuto nel corso dell’incontro, con la speranza che si possa ricomporre in futuro, si è contestualmente deciso, infine, di proseguire in nuove forme il cammino di rilancio del progetto politico alla base del campo riformista e progressista.

La speranza per un’alternativa è un diritto di tutti, un’idea che si porterà avanti con forza e unità, ma per onestà intellettuale e chiarezza politica va detto che quella #casacomune che si era immaginata con Alternativa per Piacenza non c’è più. Senza entrare ancora nel merito, occorre ribadire che ApP ha prodotto buoni frutti, tanto va valorizzato – ma qualcosa anche cambiato se l’obiettivo è lanciare una sfida vincente alle destre.

Attraverso i Gruppi di Lavoro si è data una risposta sul programma di governo: un valore di tutti, una risorsa “open source” per la città. Ma le difficoltà e le polemiche arrivate sul percorso della candidatura hanno portato alla luce pregiudizi che non permettono di rispondere alla necessità politica e programmatica di un percorso politico chiaro e coeso, che sfoci in una candidatura di tutti.

L’invito rivolto a tutti coloro che vogliono condividere insieme ideali, strumenti di partecipazione, percorsi e programmi nel necessario superamento dell’attuale stallo è per il prossimo giovedì 3 febbraio (giovedì successivo al Giorno della Memoria) quando sarà convocato un incontro aperto per andare avanti, riorganizzando i gruppi di lavoro e il coordinamento politico della coalizione. Un percorso che deve assumere nuove forme e nuove regole, valorizzando quanto di buono fatto fino a qui.

CRITERI PRIMARIE – Il lavoro svolto fin qui va portato avanti, anche sul piano delle candidature. Il Tavolo politico è arrivato alla decisione di promuovere il metodo delle primarie aperte di coalizione tra i possibili aspiranti candidati. La si è considerata come la strada migliore, ad oggi, per proseguire nel progetto politico di centro sinistra, fatto salvo che se si concretizzasse una proposta che per caratteristiche e profilo risultasse unanimemente idonea da parte della coalizione il percorso verrebbe annullato.

Le indicazioni del Tavolo Politico di ApP (dimissionario) ancora da affinare, per le primarie sarebbero le seguenti:

a) i Candidati dovranno aderire e sottoscrivere un “manifesto” di sintesi rappresentativo della linea politica e degli indirizzi programmatici qualificanti la coalizione di cs;
b) i Candidati presenteranno nell’assemblea dei partecipanti della coalizione le modalità con cui intendono interpretare il ruolo in coerenza con gli obiettivi richiamati dal manifesto;
c) le candidature dovranno essere accompagnate da 150-200 firme di elettori del cs di cui un numero congruo di firme di elettori che partecipino al percorso della coalizione (pari al 15% dei partecipanti al percorso della coalizione)
d) Con funzioni di garanzia e controllo verrà istituita una Commissione di garanzia elettorale paritetica (con rappresentanti delle forze politiche e civiche promotrici) che sovraintenderà a tutto l’iter elettorale.
e) Verranno fissate regole di fairplay economico per permettere a tutti di partecipare alla pari.

QUANDO
Un cronoprogramma indicativo:
– entro gennaio approvazione del Regolamento elettorale e codice di comportamento proposto dalla Commissione;
– metà febbraio deposito delle candidature;
– dopo 4 settimane elezioni primarie aperte a elettrici ed elettori di cs.

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