Dal Pnrr 20 milioni per un borgo dell’Emilia Romagna a rischio abbandono

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Bologna – Venti milioni di euro per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo dell’Emilia-Romagna a rischio abbandono o abbandonato. L’opportunità di presentare una candidatura è rivolta ai Comuni emiliano-romagnoli, i quali dovranno presentare una manifestazione di interesse, secondo le modalità previste da un bando regionale, entro il prossimo 31 gennaio 2022.

Il soggetto attuatore del progetto sarà, successivamente, individuato dalla Regione, d’intesa col Comune proponente. Regione che, come richiesto dal Ministero della Cultura, dovrà presentare entro il 15 marzo 2022 la candidatura di un borgo per ciascuna regione o provincia autonoma. L’obiettivo quello di aumentare l’attrattività dei piccoli borghi e, rafforzando l’identità delle destinazioni meno note, accrescere la resilienza delle comunità locali, anche attivando un loro diretto coinvolgimento. Questo con interventi volti al recupero del patrimonio architettonico, culturale e ambientale per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola dimensione, attraverso il recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché di elementi distintivi del carattere identitario.

La misura, di carattere nazionale, rientra tra gli investimenti del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e mette a disposizione complessivamente 420 milioni, quindi 20 milioni per ciascun progetto di ogni regione italiana, che rientrano nella linea di finanziamento relativa alla “attrattività dei borghi”. Ogni Comune potrà candidare un solo borgo e una sola idea progettuale, attraverso la compilazione della manifestazione di interesse. Potrà coinvolgere altri soggetti, pubblici e privati. Il soggetto attuatore, che si impegna con il Ministero e la Regione a realizzare il progetto, sarà individuato dalla Regione d’intesa col Comune proponente.

Per tutte le informazioni il link Bando “PNRR – Piano Nazionale Borghi – Linea A: manifestazione d’interesse oppure eventuali richieste di chiarimenti e informazioni devono essere inoltrate all’indirizzo bandoborghi@regione.emilia-romagna.it, indicando in oggetto “Bando borghi”. I progetti dovranno essere presentati entro il 31 gennaio 2022 alle ore 13, all’indirizzo Pec patrimonioculturale@postacert.regione.emilia-romagna.it.

I PROGETTI – La Giunta della Regione, con una propria delibera (la n. 15 del 10 gennaio 2022) ha recepito le Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’intervento, predisponendo una manifestazione di interesse rivolta ai Comuni della Emilia-Romagna con la quale le stesse municipalità interessate identificheranno precisamente il borgo oggetto di intervento e descriveranno l’idea progettuale.

Il progetto potrà prevedere interventi, iniziative, attività in ambito culturale e negli ambiti affini dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente, turismo (esempio: iniziative per trattenere/attrarre famiglie con bambini, interventi per consentire una residenzialità collegata ad università, centri di ricerca, scuole di formazione, ecc.) da realizzarsi attraverso: il riuso adattivo e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e spazi pubblici; interventi di tutela, valorizzazione/rigenerazione e di beni culturali da destinare a luoghi di aggregazione, servizi culturali, sociali, ricreativi, turistici eccetera; l’acquisizione e installazione di arredi, attrezzature e dotazioni tecnologiche; la realizzazione di attività e servizi culturali, spazi di co-working e di studio, servizi sociali, ricreativi, di informazione e comunicazione; la realizzazione di itinerari/percorsi culturali, storici, tematici, percorsi ciclabili e/o pedonali per il collegamento e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale manche di iniziative per la tutela, valorizzazione/rigenerazione del patrimonio della cultura immateriale. Possibili anche la realizzazione: di studi, ricerche, progetti finalizzati alla realizzazione dell’intervento nonché iniziative ed eventi di promozione culturale e per l’educazione al patrimonio quali eventi, mostre, festival, spettacoli dal vivo, attività audiovisive e cinematografiche; la creazione di sistemi informativi che consentano la gestione e la fruizione dei luoghi/itinerari di visita; azioni di supporto alla comunicazione e diffusione delle informazioni in materia di beni, servizi e attività culturali.

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