Giovani talenti del Jazz, al Milestone la prima finale del concorso “Bettinardi”

Prove tecniche di normalità. Tornano a svolgersi nel mese tradizionalmente a loro dedicate, quello di febbraio, le finali delle tre sezioni in cui è suddiviso il Concorso Nazionale per Giovani Talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi” che lo scorso anno purtroppo, nonostante il posticipo, a maggio si erano tenute senza pubblico in sala. Il Concorso quest’anno taglia il traguardo della XIX edizione, grazie all’immancabile sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e da quest’anno anche grazie al contributo del Comune di Piacenza attraverso il bando “Piacenza riparte con la Cultura”, oltre al contributo di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.

Il Concorso Bettinardi è da sempre parte integrante del festival. Nel cartellone principale accanto ai grandi nomi che si sono già fatti strada nel mondo della musica ci sono sempre stati i vincitori dell’edizione precedente. Loro caratteristica comune è quella di essere giovani musicisti talentuosi e straordinariamente bravi dal punto di vista della tecnica, che devono trovare l’occasione per sperimentarsi davanti a pubblico e critica e costruirsi quelle esperienze che li porteranno a essere gli artisti acclamati di domani. La prima parte del lavoro legato al Concorso avviene a porte chiuse, tramite un’accurata selezione delle demo che pervengono alla Giuria. Lavoro che quest’anno è stato particolarmente oneroso, visti i numeri e la qualità decisamente alta delle proposte pervenute. La selezione per la categoria storica del Bettinardi, quella dei solisti, ha portato a scegliere i nomi di cinque musicisti che si esibiranno sabato 5 febbraio alle 21.30 presso il Milestone Live Club nel corso della prima delle finali in programma.

Durante la serata ciascuno dei cinque giovani musicisti suonerà tre brani e sarà accompagnato sul palco da una ritmica d’eccezione, che è anche componente della giuria: Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. La giuria, che si riunirà al termine delle varie esibizioni per decretare il primo e il secondo classificato, è composta inoltre dal maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, che ne è il presidente, da Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, dal critico musicale Giancarlo Spezia e da Giuseppe “Jody” Borea, esperto di musica afroamericana e docente della Milestone School of Music. Al vincitore andrà un assegno del valore di 1.200 euro oltre all’ingaggio al Piacenza Jazz Fest dell’anno successivo, mentre per il secondo classificato l’assegno sarà del valore di 600 euro.

I finalisti di quest’anno hanno tutti un brillante curriculum, oltre ad avere già tanti anni di musica alle spalle nonostante la giovane età. In rigoroso ordine alfabetico, il primo arriva da San Salvo, in provincia di Chieti ed è un saxofonista di nome Andrea Cardone. Studia al Saint Louis College of Music di Roma con il M° Rosario Giuliani, ha all’attivo alcune clinics a Umbria Jazz con gli insegnanti della Berklee e da diversi anni suona in orchestre e in diversi progetti.

Il secondo finalista si chiama Aldo Di Caterino e proviene da Bitritto, in provincia di Bari. È un flautista con diploma in Flauto Classico e Musica Jazz con lode e menzione d’onore al Conservatorio “Piccinni” di Bari; una passione viscerale per il Jazz e la musica tradizionale brasiliana. Originario di Castelfidardo, in provincia di Ancora, invece è il chitarrista Thomas Lasca, che si è diplomato al conservatorio “Venezze” di Rovigo in Chitarra Jazz e Musica Jazz con lode e porta avanti diversi progetti musicali, con alcuni dei quali ha anche inciso dei dischi. Affianca all’attività concertistica quella didattica.

Da Cuorgnè, in provincia di Torino, è il trombettista Cesare Mecca, diplomato in Tromba Classica al conservatorio “Verdi” di Torino, parallelamente porta avanti il percorso di studi di Tromba Jazz e di Pianoforte Jazz andando a studiare per qualche anno anche nei Paesi Bassi dove ha avuto modo di frequentare e prendere lezioni da musicisti di caratura internazionale. L’ultimo finalista della sezione solisti è il saxofonista Pietro Mirabassi di Perugia, città dove inizia a studiare per trasferirsi poi a Vicenza, dove inizia anche un’intensa attività concertistica che lo porta a esibirsi spesso in locali e teatri.

Il Concorso continuerà con una finale ogni sabato: sabato 12 sarà il turno della sezione Gruppi e sabato 19 quella dei Cantanti.

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