Il defibrillatore salva anche in carcere, agente penitenziario rianimato dopo il malore

Poliziotto penitenziario in servizio alle Novate di Piacenza salvato dal defibrillatore. Lo scrive sulla pagina Facebook Progetto Vita Piacenza, che riporta la foto in ospedale dell’agente con i medici e gli infermieri di cardiologia.

A poche ore dall’arresto cardiaco – viene riportato – avvenuto mercoledì sera mentre prestava servizio presso le carceri di Piacenza, l’agente di Polizia Penitenziaria ringrazia lo staff medico- infermieristico e Progetto Vita. È salvo grazie al tempestivo intervento del personale del carcere con il defibrillatore. Il cinquantenne fu uno dei primi agenti – viene ricordato – che oltre 20 anni parteciparono al corso per imparare l’uso del defibrillatore, donato alle carceri da Progetto Vita, uno dei primi DAE del Progetto Vita Piacenza.

UILPA “TRAGEDIA SFIORATA” – “Questa volta si è sfiorata davvero la tragedia – commenta il Segretario Nazionale della Uil PA Polizia Penitenziaria Domenico Maldarizzi -. Il tutto – spiega – è accaduto mentre il povero agente cercava di riportare l’ordine e la disciplina nella sezione. Purtroppo durante gli eventi il povero collega è stramazzato al suolo inerme e solo l’alta professionalità dei sanitari presenti, con l’ausilio del defibrillatore, sono riusciti a mantenerlo in vita mentre un detenuto continuava imperterrito nella sua escandescenza”. “Non possiamo che esprimere – continua Maldarizzi – il nostro ringraziamento ai sanitari dell’Istituto Piacentino e ringraziare per le belle parole rivolte dal Direttore dell’Istituto Piacentino, Dott.sa Lusi, a tutto il Personale, oltre che augurare al nostro collega il nostro augurio di pronta guarigione”.

“Ormai il sistema carceri è al collasso – chiosa Maldarizzi – con i suoi numerosi problemi, in primis dal sovraffollamento, ai soggetti psichiatrici ed una modalità custodiale che ha provocato solo aumento di eventi critici ed aggressione al personale. La Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, a fine dicembre ha dichiarato che da gennaio il sistema penitenziario sarebbe stato la sua priorità, ma ancora oggi risulta non pervenuta. Allora lo vogliamo dire a chiare lettere a tutta la politica: non c’è un altro minuto da perdere e ‘per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti’”.

“Nonostante le nostre sollecitazioni siano sinora rimaste per lo più inascoltate e, magari, in queste ore l’attenzione della politica è catalizzata dall’imminente elezione del Presidente della Repubblica, la quale, peraltro, per un gioco del destino, potrebbe coinvolgere direttamente le principali figure che dovrebbero occuparsi particolarmente dei problemi carcerari come il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, non possiamo rinunciare, neppure oggi, – conclude il Segretario della UILPA PP – a rivolgere a tutti e anche a loro l’ennesimo appello affinché si corra ai ripari”.

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