Pomodoro Nord Italia, Coldiretti “Chiudere al più presto accordo quadro 2022”

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Sono in corso le trattative fra produttori e industriali per il prezzo del pomodoro da industria nel Nord Italia relativo alla campagna 2022. La passata campagna aveva visto fissare il prezzo a 92 euro a tonnellata, con 3 milioni di tonnellate trasformate. “I produttori si sono presentati al confronto con la parte industriale – comunica Coldiretti Emilia Romagna – forti di un documento unitario sottoscritto da tutte le OP che prevede una piattaforma programmatica per il rinnovo e la conseguente stipula dell’accordo quadro per la produzione e la trasformazione del pomodoro da industria nell’area del Nord Italia nella campagna 2022”.

“La sottoscrizione dell’accordo quadro – sottolinea Coldiretti – è fondamentale per tutta la filiera  in quanto si colloca in un periodo economico/sociale che non ha precedenti, con un aumento senza eguali dei costi di produzione per le imprese agricole costrette ad affrontare rincari vertiginosi per tutte le operazioni colturali. Riteniamo fondamentale un proficuo e frequente dialogo fra le parti per  sottoscrivere velocemente l’accordo quadro per il 2022, così da permettere alle aziende agricole una corretta pianificazione e maggiori certezze nella scelta del riparto colturale aziendale. Nella trattativa occorre proseguire nel percorso di riallineamento degli indici di valutazione qualitativa alle reali condizioni del prodotto”.

“È necessario inoltre – aggiunge l’associazione – mettere in atto tutte le politiche volte a far apprezzare dal consumatore la qualità e la salubrità del nostro prodotto e per questo riteniamo che occorra creare un vero e proprio “Distretto del Pomodoro”, mettendo insieme imprese, cittadini, associazioni e istituzioni, per ottenere una migliore collaborazione sulle azioni comuni, finalizzate a organizzare, sostenere, promuovere e valorizzare l’intera filiera che produce e trasforma un prodotto di altissima qualità in un territorio ben definito. La filiera vince se è unita, occorre quindi condividere un percorso diverso rispetto al passato,  per poter tracciare delle traiettorie di futuro per il bene dell’intero comparto”.

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