Adottare un gatto, consigli per gli inesperti

di Andrea Vantadori consulente per la convivenza e la relazione con il gatto

Adottare un gatto è una decisione che non possiamo lasciare solo al cuore. Amare un animale come il gatto e desiderare di trascorrere parte della nostra vita insieme, non è sufficiente a giustificare la scelta di un’adozione. Stiamo parlando di un essere vivente con delle esigenze e dei bisogni di specie che sarà nostro dovere soddisfare. È necessario porsi delle domande prima di iniziare una convivenza che potrebbe durare svariati anni.

Prima di tutto dobbiamo domandarci se siamo nelle condizioni di poterlo (o poterli, perché no!) mantenere. Ogni giorno il nostro gatto ha bisogno di nutrirsi. Dovremo fornirgli del buon cibo secco ed umido, in ciotole adeguate perché i gatti si infastidiscono se le vibrisse entrano troppo a contatto con i contenitori che gli forniamo. Dovremo provvedere ai loro bisogni di specie. Avrà bisogno di supporti per farsi le unghie, mantenersi in forma e salire verso l’alto, giochi adeguati a stimolarlo mentalmente e fisicamente, cucce e lettini, cassette igieniche e lettiere. Dovremo preoccuparci della sua salute. I controlli veterinari sono fondamentali per la prevenzione delle malattie, senza considerare le vaccinazioni, la somministrazione di prodotti antipulci o altri medicinali che si potrebbero rendere necessari. Insomma, i costi non sono pochi, specialmente se in casa vivono più gatti.

Un’altra domanda da porsi è se il tempo che possiamo dedicare alla costruzione di una relazione sana ed equilibrata con il nostro gatto sia sufficiente. La risposta dipenderà dal nostro stile di vita, dal tipo di professione che svolgiamo, se ci porta ad avere tempo per restare a casa o se siamo spesso in viaggio, dalla organizzazione famigliare, siamo soli in casa oppure oltre a noi il gatto dovrà interagire con altre persone. Le nostre vacanze non potranno essere improvvisate. Non possiamo pretendere che il gatto ci segua ovunque. Per fare questo è necessario un lavoro di abituazione molto impegnativo. Se rimaniamo lontani da casa per molto tempo dobbiamo ricorrere al servizio di un cat – sitter qualificato e professionale. Oltre ad essere un costo richiede tempo per selezionare la persona giusta che dovrà accedere alla nostra abitazione e prendersi cura dei nostri animali.

La nostra casa è a misura di gatto? Viviamo in campagna in spazi ampi, dove possiamo prevedere di lasciare uscire il gatto in sicurezza oppure in un appartamento al quinto piano in città? Se viviamo in città lasciare il gatto libero di uscire di casa comporta dei rischi. Se ho un terrazzo posso adoperarmi per renderlo sicuro in modo tale che il mio gatto non rischi di cadere dal quinto piano. Se abbiamo altri gatti in casa gli aspetti da considerare sono molti oltre a quelli in esame. Anche questi sono aspetti che è sempre bene valutare con adeguato anticipo.

Un’altra riflessione, molto importante, è quella di domandarsi qual è il nostro livello di conoscenza di questa specie. Non abbiamo mai avuto gatti in vita nostra? Nostro figlio desidera un gatto e lo vogliamo accontentare? Oppure abbiamo sempre avuto molti gatti e possiamo considerarci degli esperti? Purtroppo, aver avuto nella propria vita molti gatti non è garanzia di una buona conoscenza dell’etologia di questo animale. Per natura il gatto conserva nel suo patrimonio genetico molti geni dei suoi antenati selvatici. È un animale, che a differenza di altri animali domestici, non è andato incontro ad un processo di auto addomesticazione ma è stato l’uomo a catturarlo e ad allevarlo. La biologa Clutton-Brock ha classificato il gatto come un “prigioniero sfruttato”, più che come un vero animale domestico. Il gatto domestico ha un repertorio comportamentale e una serie di bisogni etologici di specie che sono ancora molto vicini a quelli del suo antenato del deserto africano. Non ci si improvvisa conoscitori di questa specie e per fortuna oggi i canali di informazione sono tanti.

Desideriamo un cucciolo oppure un gatto adulto? Un cucciolo è sicuramente molto più impegnativo di un gatto adulto, richiede molto del nostro tempo e tante attenzioni. Ha una riserva infinita di energia e per questo dovremo farlo giocare tanto e spesso. Tuttavia, è certamente più aperto ad imparare ogni scenario di vita con maggior adattabilità. Un gatto adulto, invece, è tendenzialmente meno impegnativo di un cucciolo, ma porta con sé un bagaglio di esperienze di vita che gli hanno plasmato il carattere in un certo modo.

La domanda più importante è qual è l’immagine ideale di gatto che vorremmo adottare? Dovremmo orientarci nella scelta di un gatto che più assomiglia al nostro ideale, che più si avvicina altrimenti c’è l’altissimo rischio di incompatibilità e non accettazione dell’animale per quello che, con conseguente maggiore rischio di abbandono o sviluppo di problemi di convivenza.

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