Guerra Ucraina, il Pd al sindaco “Bandiera della Pace sul Municipio”

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“Il Comune esponga la bandiera della Pace”. La richiesta è contenuta in una lettera, indirizzata al sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri da parte dei consiglieri comunali Pd Christian Fiazza, Giorgia Buscarini e Giulia Piroli, con la quale si “condanna fermamente l’invasione russa al territorio dello Stato d’Ucraina”.

“Non possiamo rimanere silenti – scrivono – di fronte a una nuova gravissima violazione di un sacrosanto principio costituzionale oltre che del diritto internazionale. Il riconoscimento dei due territori separatisti di Donetsk e Lugansk, con l’ingresso delle truppe russe e gli attacchi militari in corso, configura non solo un’interruzione unilaterale del difficile dialogo diplomatico in corso, ma determina una condizione oggettiva di conflitto armato, oltre a violare l’integrità della terra d’Ucraina e degli accordi di Minsk. Senza dimenticare il pericolo rappresentato dal coinvolgimento delle più grandi potenze nucleari e le inimmaginabili conseguenze per le popolazioni coinvolte, per l’Europa, per l’intera umanità. Conseguenze immediate e altrettanto imprevedibili deriveranno dall’applicazione di blocchi economici di carattere reciproco, anch’essi impossibili da quantificare quanto a effetti sui Paesi interessati”.

“Signora Sindaca – proseguono -, siamo convinti che anche lei, come noi, pensi che sia indispensabile il ricorso alla soluzione diplomatica, portata avanti prima di tutto dalla voce comune dell’Unione Europea, che possa riportare la pace nelle regioni oggi interessate dalla guerra. Siamo sicuri che lei saprà assicurare che Piacenza farà la sua parte per aiutare e accogliere chi dalla guerra in Ucraina oggi sta fuggendo, innanzitutto i minori e le loro famiglie, attivando immediatamente ogni canale di relazione con enti, istituzioni e associazioni. Facciamo sentire la nostra voce in tutte le sedi istituzionali nazionali, europee ed internazionali per sostenere la strada diplomatica, nel rispetto dei valori di pace, del ripudio della guerra, del diritto alla sovranità nazionale e dei popoli”.

“Non lasciamo solo – concludono – il popolo ucraino e facciamo sentire la nostra vicinanza ai tanti immigrati che vivono a Piacenza, prime fra tutte le tante persone che accudiscono i nostri anziani. A nome del gruppo consigliare del Partito Democratico, condannando fermamente l’invasione russa al territorio dello Stato d’Ucraina, le chiediamo, di fare un gesto semplice come l’apposizione della bandiera della Pace sulla casa comunale, la casa di tutti noi”.

Il Pd provinciale “Aggressione russa inaccettabile, pagheremo un prezzo per questa guerra” – “Gravissima e inaccettabile l’aggressione della Russia, una ferita profonda nel cuore dell’Europa.Il nostro primo pensiero va a chi  in Ucraina e qui sta già piangendo i propri cari, a chi tenta la via della fuga, a chi sceglie o a chi è costretto a  restare sotto gli attacchi russi”. Così in una nota la Federazione provinciale del Partito Democratico.

“Nell’ora più buia, senza ambiguità, come ha sottolineato il nostro segretario regionale Luigi Tosiani, siamo con il popolo ucraino, per la democrazia e la difesa dei valori di libertà e pace tra i popoli – proseguono -. Non possiamo inoltre evitare di pensare ai rischi che corriamo in Europa e in Italia, dipendenti come siamo dall’ energia russa. Pagheremo un prezzo per questa guerra. Vogliamo la pace. Il Pd parteciperà al presidio di sabato a Piacenza e si rende disponibile ad una  mobilitazione costante nel tempo di tutti i soggetti che hanno aderito all’iniziativa. Noi ci siamo”.

Bonaccini e Schlein “Un atto di guerra ingiustificabile che costerà vite umane e sofferenza” – “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un atto di guerra, unilaterale e sconsiderato, una violazione del diritto internazionale ingiustificabile da ogni punto di vista, che costerà vite umane e sofferenza. L’Europa e l’Italia – che ripudia la guerra – devono rispondere unite, con fermezza, per fermare questa follia”.  Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente, Elly Schlein, sull’attacco armato portato dalla Russia allo Stato ucraino.

“Le iniziative della comunità internazionale non possono concedere un solo centimetro alla logica antidemocratica e alle azioni irresponsabili di chi pensa di poter calpestare impunemente il diritto dei popoli – proseguono Bonaccini e Schlein -. I canali diplomatici sono e rimangono l’unica strada possibile per la coesistenza pacifica e sicura”. “Sosteniamo l’impegno del Governo italiano e del presidente Draghi – sottolineano presidente e vicepresidente – per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa e l’integrità dell’ordine internazionale basato sulle regole e sui valori condivisi. E siamo vicini alla numerosa comunità ucraina in Emilia-Romagna. Quanto sta succedendo nella loro terra – chiudono Bonaccini e Schlein – riguarda anche noi, la nostra libertà, la nostra democrazia, il nostro vivere civile. Non siete soli”.

Gruppo Pd Er, “Occorre decisa azione internazionale, disposti ad accogliere minori sul territorio” – “Solo una decisa iniziativa internazionale, a sostegno di una soluzione diplomatica della crisi fra Russia e Ucraina, potrà garantire la pace”. A ribadirlo, in modo fermo, è il gruppo del Pd in Regione Emilia-Romagna, con una risoluzione sottoscritta da tutti i consiglieri dem, in cui si sottolinea la necessità “che l’Ue parli con una voce sola, assumendo un’iniziativa forte sul piano diplomatico nell’ambito della comunità internazionale”.

Il Pd in Regione, poi, manifesta “la disponibilità ad accogliere, innanzitutto, i minori”, e impegna la Giunta ad “attivare, immediatamente, ogni canale di relazione con enti, istituzioni e associazioni, utile ad organizzare l’allontanamento dall’Ucraina dei minori stessi, nel rispetto delle massime cautele, affinché sia mantenuta l’integrità delle famiglie, che vivono nelle zone diventate scenario bellico in Ucraina”. La risoluzione del Pd impegna anche la Giunta “a esprimere in tutte le sedi istituzionali nazionali, europee ed internazionali il sostegno” a una soluzione diplomatica “affinché sia evitata un’ulteriore escalation che aprirebbe scenari drammatici a livello internazionale”,  una situazione – sottolinea la risoluzione – che “potrebbe determinare il coinvolgimento delle più grandi potenze nucleari, circostanza drammatica per le conseguenze gravissime e imprevedibili non solo per le popolazioni coinvolte, ma per l’Europa e per l’intera umanità”.

Infine i dem impegnano l’esecutivo regionale a “sostenere le iniziative volte a favorire una soluzione negoziata della crisi, applicando tutte le sanzioni necessarie a carico della Russia, nel caso in cui continui a porsi al di fuori dalle regole del diritto internazionale”.

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