Aperto il sentiero della banda Piccoli, la camminata sulle tracce dei partigiani fotogallery

Una domenica fredda e assolata, in cima a uno dei crinali più panoramici del nostro Appennino, tra la Val Trebbia, Val Luretta e Val Tidone. Sulle tracce lasciate quasi 80 anni fa dai combattenti per la libertà.

E’ stato naugurato domenica 27 febbraio un nuovo percorso di trekking nella zona del monte Lazzaro. si tratta di un nuovo sentiero della Libertà, progettato dal Museo della Resistenza Piacentina con la collaborazione delle sezioni Anpi di Travo e dell’Alta Val Tidone, dedicato a Giovanni Molinari e alla Banda Piccoli, protagonisti di uno dei più controversi episodi della Resistenza piacentina. Ad accompagnare i camminatori tra cascine abbandonate, boschi e viste mozzafiato sulla Pietra Parcellara, Roberta Biagiarelli, autrice e attrice dello spettacolo “Leva militare 1926”, che ha partecipato ai momenti di narrazione e approfondimento a Fosseri (località del Comune di Bobbio a poca distanza dal Passo della Caldarola) e alle 15 al monumento dei caduti della Banda Piccoli, nei pressi della località Moiaccio, lungo la strada che da Piozzano arriva fino a Mezzano Scotti.

Il nuovo sentiero percorre infatti i luoghi della drammatica vicenda della prima formazione partigiana che operò tra la Val Trebbia e la Val Tidone dall’inverno del 1943 fino al drammatico epilogo del 5 giugno 1944, quando, nell’ambito di in uno dei più tragici conflitti interni alla Resistenza italiana, vennero giustiziati Giovanni Molinari (detto “Piccoli”, da cui il nome della banda), Mario Enrico Amboli, Gino Lodigiani e Giuseppe Gabrielli.

Nella galleria il racconto per immagini della giornata nelle foto di Zhana Pandeva. Sotto il post del Museo della Resistenza Piacentina